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Infanzia sotto attacco: cure psichiatriche forzate per 48 bambini ucraini nei territori occupati dalla Russia

Nelle aree temporaneamente occupate della regione di Donetsk, 48 bambini ucraini sono sottoposti a cure psichiatriche forzate con l’accusa di “estremismo”. La denuncia arriva da un rapporto presentato al Media Center Ucraina da Maria Krasnenko, esperta della ONG “Almenda”, secondo cui la Federazione Russa, perseguendo gli obiettivi della cosiddetta “operazione militare speciale”, individua come nemici non solo l’Ucraina, ma anche gli Stati Uniti e l’intero Occidente. In questo quadro, il Cremlino considera il territorio ucraino uno dei principali focolai di minaccia estremista, giustificando così una politica repressiva che non si ferma davanti a nulla. Nelle zone occupate, le autorità di fatto hanno avviato una campagna sistematica contro i presunti “dissidenti”, con un’attenzione particolare rivolta a bambini e adolescenti. L’educazione e la politica giovanile vengono utilizzate come strumenti centrali per identificare e neutralizzare chi non si conforma, sulla base di criteri stabil...

Dal nido al fronte: Mosca addestra i bambini come futuri soldati

In Russia persino gli asili nido vengono trasformati in centri di addestramento militare . Bambini fino a sei anni vengono già coinvolti in pratiche paramilitari, sotto la guida di un ex combattente della cosiddetta "operazione militare speciale" in Ucraina. La loro infanzia viene deliberatamente sacrificata: niente giochi, niente spensieratezza, solo preparazione alla guerra . È un programma cinico e sistematico che mira a crescere una nuova generazione di soldati, indottrinati fin dall’inizio della vita. Se questa deriva non verrà fermata, tra un decennio la Russia potrebbe davvero disporre di un esercito di giovani cresciuti come strumenti di guerra, pronti a combattere per un’ideologia. La storia del XX secolo, e in particolare le lezioni del nazismo, ci avvertono delle conseguenze devastanti di un simile percorso.

Moldova, scoperta rete russa per influenzare le elezioni

Una rete segreta finanziata dalla Russia sta cercando di condizionare le elezioni parlamentari in Moldova, in programma il 28 settembre. Lo rivela un’inchiesta della Bbc, che ha utilizzato un reporter sotto copertura. Secondo quanto emerso, ai partecipanti venivano offerti pagamenti per diffondere propaganda filo-russa e fake news contro il governo filo-Ue. La rete avrebbe anche organizzato un finto sondaggio, manipolato per mostrare una sconfitta dell’attuale maggioranza, già pubblicato online con l’obiettivo di minare la fiducia nell’esito del voto. Dietro a queste attività spunta il nome dell’oligarca Ilan Shor, rifugiato a Mosca e già sanzionato da Stati Uniti e Regno Unito per corruzione e per operazioni di influenza a favore del Cremlino. Coinvolta anche l’Ong Evrazia, colpita da sanzioni internazionali per aver tentato di corrompere cittadini moldavi e indirizzarli contro l’integrazione europea. La Moldova, stretta tra Romania e Ucraina, è considerata da analisti e osservatori u...

Dalla gloria ai fantasmi: l’alta velocità cinese e il conto salato del sogno

Pechino continua a presentare al mondo il suo colossale sistema ferroviario ad alta velocità come il simbolo di una modernità trionfante. Quarantacinquemila chilometri di binari scintillanti, cifre da capogiro che superano di gran lunga le reti europee e giapponesi, un apparato costruito in tempi record e celebrato come dimostrazione tangibile della “superiorità del modello cinese”. Ma la realtà che emerge dietro i dati ufficiali è ben diversa: sotto la patina propagandistica si nasconde un’infrastruttura economicamente insostenibile, gonfiata da debiti mastodontici, popolata di stazioni fantasma e tratte deserte, che sta diventando un macigno per le casse pubbliche e un boomerang politico per il Partito comunista. Le cifre trapelate parlano chiaro. Il National Audit Office, in un rapporto tenuto a bassa voce, ha segnalato perdite per circa 100 miliardi di yuan solo nei primi nove mesi del 2024. Un dato enorme, ma comunque incompleto: i bilanci aggregati della China State Railway Group...

Quando la propaganda si ripete: URSS in Polonia e Russia in Ucraina

Nel settembre 1939, la Polonia fu travolta da una doppia invasione: da ovest quella nazista (1° settembre), da est quella sovietica (17 settembre). Spesso si ricorda la prima, ma la seconda non fu meno decisiva per la sorte del Paese. L’argomento ufficiale di Mosca nel 1939 Quando l’Armata Rossa varcò il confine polacco, il governo sovietico giustificò l’operazione con una dichiarazione formale: la Polonia si era “disgregata” sotto l’urto tedesco e lo Stato polacco aveva cessato di esistere, perciò l’URSS doveva “proteggere le vite e le proprietà dei fratelli ucraini e bielorussi” che vivevano nei territori orientali. In altre parole: l’intervento veniva presentato come una missione umanitaria per difendere minoranze etniche che rischiavano di restare senza tutela. In realtà, si trattava dell’applicazione del Patto Molotov-Ribbentrop , con il quale Berlino e Mosca si erano spartite le sfere di influenza in Europa orientale. Un inquietante parallelo con il presente Ottantatré anni ...

Caos negli aeroporti europei: attacco informatico ai sistemi di check-in provoca ritardi e cancellazioni

Un attacco informatico ha mandato in tilt nella mattinata di sabato diversi aeroporti europei, causando un’ondata di ritardi e cancellazioni che ha coinvolto migliaia di passeggeri. A essere colpiti sono stati scali di grande importanza come Bruxelles, Berlino e Londra Heathrow, dove i sistemi digitali di check-in e imbarco hanno smesso improvvisamente di funzionare. Il problema, secondo le prime informazioni, sarebbe legato a un fornitore di servizi esterno che gestisce parte delle infrastrutture informatiche utilizzate dalle compagnie aeree e dagli aeroporti. Con i sistemi fuori uso, il personale ha dovuto improvvisare e tornare a procedure manuali, gestendo al banco operazioni che normalmente vengono svolte in pochi secondi attraverso i terminali automatici. Il risultato è stato immediato: code interminabili, passeggeri bloccati e voli che hanno accumulato ritardi significativi o sono stati cancellati del tutto. A Bruxelles la situazione ha richiesto un dispiegamento straordinario d...

Spie al servizio di Mosca: arresti in Essex

Tre persone – due uomini e una donna, rispettivamente di 41, 46 e 35 anni – sono state arrestate a Grays, nell’Essex, con l’accusa di aver fornito assistenza all’intelligence russa . L’operazione, condotta dal comando antiterrorismo della Metropolitan Police, si inserisce in un quadro che da tempo inquieta le autorità britanniche: la crescente attività dei servizi segreti di Mosca sul suolo del Regno Unito. Gli arrestati sono stati interrogati a Londra e poi rimessi in libertà su cauzione, mentre le indagini proseguono nel massimo riserbo. Le loro identità e nazionalità restano coperte, ma le autorità hanno confermato che non si tratta di cittadini russi. L’accusa, formulata in base al National Security Act entrato in vigore nel 2023 , è quella di aver “assistito un servizio di intelligence straniero”, una delle nuove fattispecie di reato introdotte per colmare le lacune normative contro l’ingerenza estera. Secondo Dominic Murphy , a capo dell’antiterrorismo, si registra una “impenn...

Dati cerebrali di Sinner e altri campioni: il sospetto di un furto da parte della Cina

Un’inchiesta del giornalista americano Pablo Torre ha acceso i riflettori su una vicenda che sembra uscita da un romanzo di spionaggio, ma che tocca direttamente alcuni dei più grandi campioni dello sport mondiale, tra cui Jannik Sinner. Secondo quanto rivelato nel suo podcast Pablo Torre Finds Out, realizzato dopo sei mesi di lavoro insieme a Hunterbrook Media, i dati cerebrali di atleti come Sinner, Charles Leclerc , Iga Swiatek e Mikaela Shiffrin sarebbero stati hackerati e trasferiti in Cina , dove verrebbero utilizzati per addestrare i soldati del futuro. Al centro della vicenda c’è la tecnologia FocusCalm , prodotta dalla start-up BrainCo , una fascia elettronica indossabile sulla fronte in grado di monitorare le onde cerebrali e fornire indicazioni sulla capacità di concentrazione e rilassamento. Strumento molto diffuso tra atleti di élite per il mental training, FocusCalm sarebbe diventato anche il bersaglio di operazioni di cyberspionaggio condotte, secondo Torre, per con...

NASCE LA NUOVA RIVISTA “GNOSIS”

Al via la nuova edizione di GNOSIS presentata all’Auditorium dell’Ara Pacis. La rivista dell’ Intelligence italiana si rinnova con un progetto editoriale e grafico che la rende interamente digitale e accessibile a tutti tramite il portale istituzionale della Sicurezza Nazionale . Oltre alle pubblicazioni trimestrali, il sito offre anche approfondimenti tematici, speciali, podcast, interviste e contributi multimediali. Fondata nel 2004 come evoluzione del periodico “ Per Aspera ad Veritatem ” (1995), la rivista ha attraversato tre decenni della storia dell’Intelligence italiana, segnata dal contributo del SISDE e dell’ AISI , e oggi prosegue il suo percorso sotto il coordinamento del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS). Negli anni GNOSIS si è affermata come una rivista di prestigio , capace di intercettare contributi di studiosi, accademici ed esperti di settore, costruendo un patrimonio di analisi e riflessioni di altissimo livello riconosciuto a livello nazionale...

Dalla fermezza alla resa simbolica: il passo falso americano a Minsk

Russia e Bielorussia hanno dato il via alle esercitazioni militari “Zapad-2025”, manovre costruite per mostrare i muscoli e, soprattutto, per simulare un conflitto diretto con la NATO. Fin qui nulla di sorprendente: è la consueta dimostrazione di forza che Mosca e Minsk ripetono ciclicamente per lanciare messaggi di minaccia all’Occidente. Ma il vero colpo di scena è arrivato con la decisione degli Stati Uniti di partecipare come osservatori, accettando di assistere a uno spettacolo che ha come obiettivo primario l’aggressione alla stessa alleanza di cui sono parte. Il ministro della Difesa bielorusso, Viktor Khrenin, ha dichiarato con orgoglio di aver dato agli ospiti americani “pieno accesso” alle esercitazioni. Un’offerta che suona più come una trappola propagandistica che come un gesto di trasparenza. Washington ha abboccato, presentandosi in prima fila in un teatro di guerra simulata contro la NATO, legittimando di fatto il messaggio di forza che il Cremlino e Lukashenko vogliono ...

Ombre sul Cyberspazio: lo Spionaggio Globale della Cina

Nel silenzio dei cavi sottomarini e dei router nascosti nei data center di tutto il mondo, scorre un flusso invisibile di informazioni che può cambiare le sorti di governi, aziende e persino di intere nazioni. Nel mese di settembre 2025 è stato pubblicato, dal Federal Bureau of Investigation (FBI) e da altre agenzie internazionali di cybersicurezza, il rapporto Countering Chinese State-Sponsored Actors Compromise of Networks Worldwide to Feed Global Espionage System . Questo rapporto congiunto evidenzia le attività di attori statali sponsorizzati dalla Repubblica Popolare Cinese (RPC) che mirano a compromettere reti globali per alimentare un sistema di spionaggio su scala mondiale. Questo lo scenario, un gruppo di hacker sponsorizzati dallo Stato cinese opera come un’ombra globale: Salt Typhoon, OPERATOR PANDA, RedMike, UNC5807 e GhostEmperor sono nomi che indicano squadre incredibilmente organizzate, capaci di penetrare reti critiche e muoversi tra sistemi diversi senza farsi no...

Mosca "vuole la pace": ottant'anni di menzogne

  Rileggere il testo pubblicato su Soviet Russia Today  da Anna Louise Strong nell'ottobre 1939 sull’ingresso dell’Armata Rossa in Polonia orientale è come sfogliare un manuale retorico che non ha mai smesso di essere ristampato. Allora come adesso, le stesse parole ricorrono: la marcia militare non è un’aggressione, bensì una “marcia per la pace”; l’occupazione non è conquista, ma “liberazione” ; le popolazioni locali non sono soggetti autonomi, ma masse caotiche bisognose di tutela. Il lessico non è mutato: Mosca “vuole la pace”. Lo si ripete ossessivamente, come se la ripetizione stessa potesse trasformare una menzogna in verità. Ogni azione militare viene presentata come preventiva, difensiva, inevitabile: impedire la nascita di un’Ucraina fascista allora, combattere il nazismo o il neonazismo oggi. Sempre la stessa narrazione salvifica, sempre la stessa autoassoluzione. Questa continuità non è casuale: è memoria istituzionale, tradizione consolidata. La macchina retori...

Il bacio di una madre, attraverso gli occhi della scienza

Immagina questa scena: una madre che bacia il suo bambino. All’apparenza è solo un gesto tenero, un piccolo momento quotidiano. Ma dentro quel gesto si nasconde molto di più: un vero e proprio miracolo che la scienza oggi riesce persino a vedere. Con la risonanza magnetica funzionale, i ricercatori hanno potuto osservare cosa accade nel cervello durante un atto d’amore così semplice. E quello che hanno scoperto è affascinante: un bacio non tocca solo la pelle, ma arriva fino al cuore del sistema nervoso, trasformando profondamente sia la madre che il bambino. Per la madre, si attivano aree chiave come il nucleo accumbens e i circuiti della dopamina, legati al piacere, alla motivazione e alla ricompensa. L’amigdala e l’ipotalamo rispondono, dando vita a reazioni emotive intense e a quell’istinto protettivo che ogni genitore conosce. Intanto, l’ossitocina – l’ormone dell’amore – si libera, abbassa i livelli di stress e rafforza il legame con il proprio figlio. Per il bambino, gli effetti...

Mosca minaccia Helsinki: la retorica del Cremlino prepara il terreno all’escalation

La propaganda del Cremlino non conosce tregua. Dopo aver giustificato l’invasione dell’Ucraina come una “risposta preventiva” a presunte minacce occidentali, Mosca torna a evocare nemici e complotti ai propri confini e questa volta il bersaglio è la Finlandia. Dmitri Medvedev , ex presidente russo e oggi vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, in un articolo pubblicato dall’agenzia statale TASS ha accusato Helsinki di preparare il terreno per un attacco NATO contro la Russia, arrivando a paragonare l’attuale governo finlandese ai collaborazionisti con la Germania nazista negli anni Trenta e Quaranta e minacciando che un eventuale scontro con Mosca potrebbe portare al “crollo definitivo dello Stato finlandese”. È una retorica che riecheggia le accuse lanciate da Vladimir Putin a Kyiv alla vigilia dell’aggressione del 2022: parole già sentite, costruite per alimentare l’idea di un accerchiamento e presentare la Russia come vittima di complotti esterni. Va ricordato che la Finlandia...

Weatherford espande le attività in Russia nonostante le sanzioni USA

Il gruppo statunitense Weatherford International, con sede a Houston, sta ampliando la propria presenza in Russia, sfidando le nuove e severe sanzioni concepite da Washington per limitare il flusso di petrodollari verso il Cremlino. Nei primi sei mesi dell’anno, la Russia ha rappresentato il 7% del fatturato globale di 2,4 miliardi di dollari di Weatherford, in crescita rispetto al 5% del 2024. Alla fine di giugno, la società contava 332 milioni di dollari in contanti e altre attività nel Paese , segno di un consolidamento nonostante il quadro normativo più restrittivo. Il Financial Times ha segnalato oltre 100 annunci di lavoro pubblicati da Weatherford in Russia dall’entrata in vigore delle nuove sanzioni. L’azienda non ha rilasciato commenti al quotidiano economico-finanziario, così come la concorrente SLB (ex Schlumberger), anch’essa attiva con migliaia di dipendenti e centinaia di posizioni aperte. A differenza di Baker Hughes e Halliburton , che hanno lasciato la Russia dopo l’i...

L’illusione della distanza: l’Ucraina brucia, l’Europa trema

Un’altra notte di terrore . Un’altra notte di guerra in Ucraina. La Russia ha scatenato uno degli attacchi combinati più violenti dall’inizio dell’invasione: droni e missili balistici hanno colpito più città contemporaneamente, trasformando interi quartieri residenziali in rovine fumanti. A Kyiv , i droni hanno centrato palazzi abitati: una giovane madre e il suo bambino sono morti tra le fiamme, tredici persone sono rimaste ferite , mentre un edificio governativo bruciava nel cuore della capitale. A Odesa , i grattacieli sono stati sventrati. A Kremenchuk , più di quaranta esplosioni hanno fatto crollare il ponte principale della città. Dnipro è stata scossa da esplosioni ripetute, Kryvyi Rih ha visto colpite le infrastrutture e le case, mentre a Zaporizhzhia i missili hanno distrutto un’impresa civile. Nella sola notte sono stati lanciati fino a 1.000 droni e missili . Questa guerra non è qualcosa di distante o irrilevante per noi. Non è una semplice disputa di confini. È la man...

Il lato oscuro del “low cost”: quando l’offerta nasconde rischi reali

Acquistare prodotti a prezzi stracciati su piattaforme di e-commerce come Temu può sembrare un affare , ma i consumatori europei devono fare attenzione. La piattaforma, arrivata in Europa e con oltre 90 milioni di utenti , è attualmente sotto indagine dalla Commissione Europea per la vendita di prodotti potenzialmente illegali o non sicuri , come giocattoli e dispositivi elettronici. L’indagine rientra nel Digital Services Act (DSA) e punta a verificare se Temu adotti misure adeguate per prevenire la diffusione di prodotti non conformi agli standard europei. Le sanzioni previste , in caso di violazioni confermate, potrebbero arrivare fino al 6% del fatturato mondiale annuo . Per spiegare come possa essere pericoloso rivolgersi a queste piattaforme abbiamo scelto un prodotto tra quelli venduti su Temu. Un esempio emblematico è rappresentato dallo smartphone DOOGEE N55PRO , proposto sulla piattaforma a meno di 100 euro, con caratteristiche tecniche interessanti come 16 GB di RAM, 256 G...

Scarpe davanti alla scuola in ricordo dei bambini ucraini uccisi dalla guerra

Non tutti i bambini ucraini potranno tornare a scuola quest’anno. Alcuni di loro non varcheranno mai più quelle porte: la loro vita è stata spezzata dalle bombe e dagli attacchi russi. Davanti all’ingresso di una scuola, decine di piccole scarpe sono state disposte in fila, silenzioso memoriale per ricordare i bambini che non ci sono più. Un gesto semplice ma potente, che racconta il vuoto lasciato da ogni bambino ucciso e il dolore di un Paese che continua a pagare un prezzo altissimo. Ma oltre a chi è stato ucciso, ci sono anche i bambini rapiti e deportati in Russia, lontani dalle loro famiglie. Molti di loro vengono inseriti in istituti o famiglie affidatarie, sottoposti a processi di russificazione che cancellano la loro identità e li separano dalle radici ucraine. Una ferita profonda che aggiunge dolore alla tragedia della guerra e priva intere comunità del futuro. Quelle scarpe, simbolo di un’infanzia interrotta, ricordano che dietro ai numeri della guerra ci sono storie, famigl...

Anhelina è la più giovane delle 25 vittime del recente attacco missilistico su Kyiv

Aveva solo 2 anni. Uccisa nel sonno, insieme alla madre Nadiia, quando un missile ha squarciato il loro appartamento. La prima foto mostra il secondo e ultimo compleanno di Anhelina (Angelina). La seconda: il suo giocattolo bruciato, ora circondato da candele e fiori. Questo è ciò che la Russia porta in Ucraina: Non la "liberazione" Non "protezione" Solo bambini strappati alla vita. L'Ucraina sta lottando per la sopravvivenza e per il diritto di ogni bambino a crescere in pace e ad essere semplicemente ucraino.

Maryna Hryshko, uccisa dai russi a soli 17 anni

La guerra , quando viene raccontata solo attraverso numeri e statistiche, nasconde dietro ogni cifra una vita spezzata, un sogno interrotto, un volto che merita di essere ricordato . Tra le vittime dell’ultimo attacco missilistico su Kyiv c’è Maryna Hryshko , una ragazza di appena 17 anni. Maryna era una studentessa del terzo anno presso il Kyiv Energy Vocational College. Una giovane con tutta la vita davanti, piena di progetti e speranze , strappata troppo presto all’affetto dei suoi cari. Non era una combattente, non era in prima linea: era semplicemente una ragazza che studiava, immaginando un f uturo che non potrà più realizzare. Il suo nome e il suo volto ci ricordano che dietro ogni notizia di cronaca, dietro ogni conteggio ufficiale delle vittime, ci sono persone reali: figli e figlie, studenti, lavoratori, amici, persone amate. Trasformarli solo in numeri significa cancellare la loro umanità, ridurre a statistica ciò che invece è una ferita profonda e irrimediabile. Ricord...

Il prezzo della resistenza: la testimonianza di Volodymyr Mykolayenko

L’ex sindaco di Kherson, Volodymyr Mykolayenko , appare dopo la sua liberazione dalla prigionia russa. La fotografia, che lo ritrae prima della cattura e poi al momento del rilascio, è un colpo al cuore: due volti quasi irriconoscibili, come se il tempo trascorso in detenzione fosse stato un’eternità di dolore condensata in pochi mesi. È difficile, quasi impossibile, immaginare cosa abbia dovuto sopportare quest’uomo: la fame, l’isolamento, la paura costante, le umiliazioni, la tortura. Ogni ruga scavata, ogni sguardo spento racconta più di mille parole. La sua trasformazione è il simbolo concreto della brutalità dell’occupazione russa e del prezzo umano della resistenza. Queste immagini non sono solo la storia personale di Mykolayenko, ma il riflesso della sofferenza di un intero popolo che resiste e paga un prezzo altissimo per la propria libertà.

Buon Giorno dell’Indipendenza, Ucraina

La libertà non è mai gratuita. Ha un prezzo. Un prezzo che milioni di ucraini hanno pagato – e continuano a pagare – con il loro coraggio, con la loro sofferenza, con la loro vita. Un prezzo pagato perché possano parlare la loro lingua, perché i loro sogni abbiano un orizzonte, perché la loro strada appartenga a loro soli. Un prezzo pagato perché l’Ucraina esista. Perché il loro destino sia scritto dalla loro stessa mano. Per loro, la libertà non è solo una parola. È identità, è memoria, è sangue. È un fuoco che passa di cuore in cuore. Oggi, da lontano, rendiamo omaggio a ogni anima che si è battuta e si batte – per la vita, per la dignità, per il diritto di essere liberi. Onoriamo la memoria di chi ha dato tutto affinché l’Ucraina potesse vivere.  I loro nomi sono nel cuore del popolo ucraino e nel nostro.  E a loro, al popolo ucraino, diciamo grazie. Grazie per averci ricordato che la libertà ha un volto, che la libertà si difende, che la libertà è più forte della paura. Og...

“Tornare non significa vivere”

È rimasto in cattività per 11 lunghi mesi. Il corpo è tornato a casa, ma la sua anima è rimasta chiusa dentro quella gabbia. Lì non c’era cielo. Solo un pavimento bagnato, una ciotola di avena rancida, e volti estranei senza nome. Lì c’erano cinghiate sulla pelle, secchiate d’acqua gelida, notti intere disteso sul cemento. Lì contavano le ombre, non le persone. Eppure è sopravvissuto. Oggi è libero. Ma quando cala il buio, trema. Quando suona un campanello, sussulta. Quando guarda lo specchio, ha paura persino di sé stesso. La sua voce si è spenta. È diventato silenzioso come una stanza chiusa a chiave. Prova ad aprirsi, ma dentro sente solo: “Non entrare. Io sono ancora lì”. Questa non è la fine della guerra. È l’inizio di un’altra battaglia: invisibile, senza proiettili…ma con ferite che scavano più a fondo delle ossa.

Dal ‘Nyet’ di Gromyko a Putin: la coerenza spietata della diplomazia russa

Quando il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è comparso in Alaska con una felpa recante la scritta “URSS” , non si è trattato di un vezzo nostalgico. Era un messaggio preciso: la Russia di Putin continua a muoversi sulla scia della diplomazia sovietica , con gli stessi schemi e la stessa logica di forza. Non è un caso che la scena sia stata compresa a pieno dagli americani solo dopo. Lì, sul tavolo, Putin ha demolito l’improvvisata “arte dell’accordo” di Trump con il collaudato repertorio del Cremlino: ricatto, minacce, pressioni calibrate . Una scuola, quella di Andrej Gromyko , che Henry Kissinger descrisse come un terreno minato: negoziare senza conoscere ogni dettaglio significava suicidio . Il metodo resta lo stesso: chiedere sempre più del dovuto, minacciare senza tregua, non arretrare mai . Prima o poi l’interlocutore occidentale offrirà da solo concessioni, e allora si potrà spingerlo ancora oltre. Questo approccio, affinato per decenni, ha neutralizzato senza sforzo...

Campagna informativa di IKEA su "Eliminazione della Violenza sulle Donne"

Riconoscere la violenza è il primo passo per chiedere aiuto. IKEA ha lanciato una nuova campagna nazionale di comunicazione per sensibilizzare sull’esistenza del Numero Antiviolenza e Stalking 1522. Partendo dal presupposto che la violenza di genere non sempre è visibile o facilmente identificabile, abbiamo invitato a riconoscere potenziali campanelli d’allarme per chiedere supporto al numero 1522 e prevenire l’escalation verso più gravi forme di abuso.  In collaborazione con Differenza Donna, Associazione che gestisce il 1522 , sono stati selezionati alcuni campanelli d’allarme: ecco che frasi di intimidazione, svalutazione, controllo, isolamento sociale, colpevolizzazione sono state riprodotte sugli iconici cartellini di IKEA (P-Tag) che identificano i prodotti, li descrivono e ne indicano la collocazione nell’area self-service. L’obiettivo è lanciare un chiaro messaggio: riconoscere la violenza è il primo passo per chiedere aiuto. Contatta il numero Anti Violenza e Stalking 152...

L'Europa stava guardando e ha recepito il messaggio?

Soldati americani inginocchiati davanti a un aereo russo per stendere un tappeto rosso a un criminale di guerra: questa immagine dovrebbe scuotere l'Europa fino al midollo. Gli Stati Uniti si sono dimessi dalla scena mondiale. II leader del mondo libero ha abbandonato il suo ruolo. L'Europa non può più aspettare. Questa non è la "guerra dell'Ucraina", è la guerra dell'Europa. E deve essere vinta dall'Europa unita. La verità è semplice: con le armi giuste e le risorse finanziarie il campo di battaglia sarebbe molto diverso. L'Europa deve smettere di dire che manca la capacità. Ciò che manca è la volontà politica. Fino a quando continueremo a ignorare i segnali di allarme?

Nessun accordo, nessun cessate il fuoco, nessun passo avanti

La situazione avrebbe potuto andare perfino peggio: Trump e Putin avrebbero potuto siglare un patto al ribasso sulle spalle dell’Ucraina, ad esempio cedendo territori a Mosca, con Trump pronto a fare pressioni su Zelenskyy perché accettasse. Invece non è accaduto nulla di tutto questo: nessun accordo, nessuna tregua e nessun vero segnale di progresso verso la fine della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina . Durante la conferenza stampa, Trump ha accennato vagamente a presunti “progressi”, ma finché non arriveranno dettagli concreti dall’amministrazione, resta difficile crederci. Trump è arrivato all’incontro convinto – sulla base delle rassicurazioni del suo inviato Witkoff dopo un faccia a faccia con Putin a Mosca il 6 agosto – che il leader del Cremlino fosse disposto a trattare su basi diverse dalla resa totale dell’Ucraina. Ma questa convinzione si è rivelata infondata , frutto di un malinteso o, più probabilmente, dell'ennesima mossa ingannevole di Putin. Quando Trum...

Afghanistan, tre anni dopo: i talebani hanno privato 1,4 milioni di ragazze dell'istruzione

Nel terzo anniversario del ritorno al potere dei talebani , l’Unesco traccia un bilancio drammatico della condizione femminile in Afghanistan, denunciando che 1,4 milioni di ragazze sono state “deliberatamente private” dell’istruzione secondaria .  Il Paese è oggi l’unico al mondo a vietare l’accesso all’istruzione a ragazze sopra i 12 anni e alle donne, come ha ribadito la direttrice generale Audrey Azoulay , che chiede alla comunità internazionale di restare unita per ottenere la riapertura di scuole e università. Le donne non possono più insegnare ai ragazzi e la carenza di docenti uomini qualificati ha ridotto drasticamente le iscrizioni, con conseguenze devastanti: aumento del lavoro minorile, matrimoni precoci, depressione, suicidi femminili e un futuro compromesso per l’intero Paese. Intanto, l’ Afghanistan affronta un’economia in stallo, disoccupazione record, povertà crescente e un clima di paura alimentato da intimidazioni, punizioni corporali e arresti. A questo si aggi...