In Russia persino gli asili nido vengono trasformati in centri di addestramento militare. Bambini fino a sei anni vengono già coinvolti in pratiche paramilitari, sotto la guida di un ex combattente della cosiddetta "operazione militare speciale" in Ucraina.
La loro infanzia viene deliberatamente sacrificata: niente giochi, niente spensieratezza, solo preparazione alla guerra. È un programma cinico e sistematico che mira a crescere una nuova generazione di soldati, indottrinati fin dall’inizio della vita.
Se questa deriva non verrà fermata, tra un decennio la Russia potrebbe davvero disporre di un esercito di giovani cresciuti come strumenti di guerra, pronti a combattere per un’ideologia. La storia del XX secolo, e in particolare le lezioni del nazismo, ci avvertono delle conseguenze devastanti di un simile percorso.