La libertà non è mai gratuita. Ha un prezzo. Un prezzo che milioni di ucraini hanno pagato – e continuano a pagare – con il loro coraggio, con la loro sofferenza, con la loro vita. Un prezzo pagato perché possano parlare la loro lingua, perché i loro sogni abbiano un orizzonte, perché la loro strada appartenga a loro soli. Un prezzo pagato perché l’Ucraina esista. Perché il loro destino sia scritto dalla loro stessa mano.
Per loro, la libertà non è solo una parola. È identità, è memoria, è sangue. È un fuoco che passa di cuore in cuore.
Oggi, da lontano, rendiamo omaggio a ogni anima che si è battuta e si batte – per la vita, per la dignità, per il diritto di essere liberi. Onoriamo la memoria di chi ha dato tutto affinché l’Ucraina potesse vivere.
I loro nomi sono nel cuore del popolo ucraino e nel nostro.
E a loro, al popolo ucraino, diciamo grazie. Grazie per averci ricordato che la libertà ha un volto, che la libertà si difende, che la libertà è più forte della paura.
Oggi celebriamo il compleanno dell’Ucraina, ma questa non è soltanto una data.
È un promemoria per il mondo intero: la libertà di una nazione nasce dalla libertà dello spirito umano. La libertà chiama ciascuno di noi alla responsabilità. La libertà ci invita a costruire, a scegliere il bene, a resistere. Perché solo chi è libero può davvero amare, creare e donare.
Per questo, ovunque ci troviamo – non da ucraini, ma da loro amici – ci uniamo a loro.
Con pensieri, con preghiere, con speranza. Perché quando vive la libertà, vive l’umanità. E quando l’umanità vive, c’è speranza per tutti noi.
Buon Giorno dell’Indipendenza, Ucraina.
