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Benvenuti nel mio blog, Sono felice che abbiate deciso di fare tappa qui. Questo è il mio spazio di pensiero e confronto, dove condivido riflessioni, analisi e opinioni sui temi che più mi appassionano: la geopolitica e la sicurezza internazionale e nazionale. Dal menù in alto a destra potete esplorare le diverse sezioni del sito: Chi sono , I miei libri , Articoli , Recensioni , Eventi , Video , Interviste e Nel web. Ognuna di queste pagine racconta un pezzo del mio percorso e del mio modo di leggere il mondo. Spero che ciò che troverete qui possa stimolare curiosità, domande e nuove prospettive. Buona lettura e buona navigazione! Renato Caputo
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Leonardo, tre attacchi informatici ogni ora: il TG1 entra nel bunker della sicurezza nazionale

Le telecamere del TG1 sono entrate nel cuore della difesa cibernetica italiana , il bunker di Leonardo dove ogni giorno si neutralizzano attacchi informatici provenienti da tutto il mondo. Qui, tra monitor e algoritmi, esperti e analisti lavorano senza sosta per proteggere infrastrutture strategiche, aziende e istituzioni. “Gli attacchi sono sempre di più — almeno tre ogni ora”, spiega il presidente di Leonardo, che guida uno dei centri di cybersecurity più avanzati d’Europa. È una battaglia silenziosa , combattuta con codici e intelligenza artificiale, in cui la rapidità di reazione è decisiva quanto la tecnologia. L’inviata del TG1 Claudia Antinoro ha visitato il centro, raccontando come si lavora dietro le quinte della sicurezza nazionale, dove ogni minaccia digitale viene individuata, analizzata e disinnescata prima che possa colpire.

Londra, Parigi, Zurigo: i rifugi dorati del potere russo

Il paradosso della Russia di Putin non è che tema l’Occidente, ma che prosperi grazie ad esso. Mentre il Cremlino accusa Londra, Parigi o Zurigo di essere simboli della decadenza occidentale, sono proprio queste città a diventare i santuari del denaro russo, i luoghi in cui gli oligarchi e i funzionari di stato mandano i propri figli a studiare, investono in immobili di lusso e mettono al sicuro il frutto delle loro ricchezze spesso ottenute attraverso reti di potere e corruzione. L’influenza russa in Europa non è nascosta: è discreta, sistematica, silenziosa. Dal 2016, oltre un miliardo e mezzo di sterline provenienti da individui legati al Cremlino o a casi di corruzione statale è stato canalizzato nel mercato immobiliare britannico, trasformando quartieri come Westminster e Kensington in vere e proprie cassette di sicurezza di pietra bianca. Eaton Square , ironicamente, è ormai nota come “Red Square”. Londra ha sempre attratto ricchezze globali, da investitori americani, cinesi...

Droni russi a caccia di civili a Kherson

Il programma RAI inmezzorarai ha mandato in onda un servizio dove si parla degli attacchi russi con i droni contro i civili nella città di Kherson, al confine meridionale dell'Ucraina, che costituiscono crimini contro l'umanità e crimini di guerra. È questa la conclusione dell'ultimo rapporto della Commissione d'inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite, pubblicato il 27 ottobre 2025. Secondo il rapporto, dal 2024 i piloti russi prendono di mira sistematicamente civili sui marciapiedi, nei giardini, ambulanze e vigili del fuoco. Nell'ultimo anno, stimano le autorità locali, sono stati uccisi in questo modo oltre 200 civili. Non si tratta di atti casuali ma - scrive la commissione di una politica coordinata volta a creare "un clima di terrore permanente" e a costringere i residenti ad abbandonare la città e le località vicine. Gli ucraini chiamano questa pratica "safari con i droni". Le unità militari russe pubblicano online video ...

Un colpo da 88 milioni, cinque arresti e un nome che porta fino a Mosca

Parigi si è svegliata con un’eco insolita: quella di otto vetrine vuote nella Galerie d’Apollon del Louvre , il cuore simbolico dell’arte francese. È lì che, il 19 ottobre, una banda di ladri ha trafugato gioielli reali per un valore stimato di 88 milioni di euro. Un furto compiuto in pieno giorno, con una precisione quasi chirurgica. Otto minuti. Non uno di più. Quattro uomini, travestiti da operai, un furgone con piattaforma elevatrice, due potenti scooter per la fuga. Tutto studiato al millimetro, tutto eseguito con freddezza militare. Ora, dieci giorni dopo, la storia si infittisce. La procura di Parigi ha annunciato cinque nuovi fermi , tra cui un sospetto chiave, identificato grazie a tracce di DNA trovate sulla scena. “Era uno dei nostri obiettivi principali. Lo tenevamo d’occhio”, ha dichiarato la procuratrice Laure Beccuau . Gli arresti sono scattati tra la capitale e la Seine-Saint-Denis, la stessa zona dove, pochi giorni prima, erano finiti in manette due uomini di 34 e 39 ...

L'accademia di spionaggio iraniana è stata hackerata in una grave violazione informatica collegata a obiettivi occidentali

Secondo quanto riferito, la principale accademia di addestramento allo spionaggio informatico dell'Iran è stata hackerata , facendo trapelare nomi e numeri di telefono di reclute addestrate a portare a termine attacchi sostenuti dallo Stato. La violazione è stata riconosciuta dalla Ravin Academy in un post su Telegram del 22 ottobre, in cui si accusavano i "rivali stranieri" di aver tentato di screditare i suoi programmi informatici in vista delle Olimpiadi nazionali sulla sicurezza informatica che si terranno alla fine di questo mese. "Questo incidente, unito alla ripetuta pubblicazione di contenuti falsi e fuorvianti in passato, ha l'obiettivo di danneggiare la reputazione di questa accademia, minare la sicurezza in Iran e compromettere la reputazione delle Olimpiadi Nazionali nel campo della sicurezza informatica", si legge nella dichiarazione. "Considerati gli sforzi dei media nell'ultimo anno per raggiungere gli obiettivi sopra menzionati, è n...

Seduzione ad alta tecnologia nella Silicon Valley

Le indagini dell’intelligence americana tornano a puntare il dito contro una forma di spionaggio antica quanto la Guerra fredda , rinnovata però nell’era dei social network: la seduzione come arma geopolitica. Secondo un’inchiesta del Times di Londra, Pechino e Mosca avrebbero messo in campo vere e proprie “spie sexy”, giovani donne dall’apparenza impeccabile e dal curriculum plausibile, incaricate di avvicinare dirigenti, ingegneri e ricercatori della Silicon Valley per estorcere segreti industriali.  Queste “honey trap” si muoverebbero tra LinkedIn, conferenze hi-tech e incontri riservati, fingendosi investitrici o professioniste del settore, capaci di insinuarsi nella vita privata dei target fino a guadagnarne la fiducia totale. Il fine sarebbe sottrarre informazioni strategiche, dalle tecnologie per la difesa all’intelligenza artificiale, e trasferirle silenziosamente all’estero. Un fenomeno tutt’altro che marginale, se si considera che il furto di proprietà intellettuale da...

La pace che nasce e muore nei salotti della comoda neutralità

I cosiddetti pacificatori da salotto — quelli che si danno grandi arie di competenza geopolitica e non esitano a dare lezioni all'Ucraina — dovrebbero finalmente dimostrare che le loro penne sanno colpire come sciabole e confrontarsi con una domanda scomoda: come si riesce a negoziare un cessate il fuoco, un accordo, o qualsiasi forma di compromesso con una controparte che dichiara apertamente l'intento di cancellare intere città? "Non ci sarà più vita. Non a Kharkiv. Non a Poltava. Non a Mykolaiv. Non a Odesa. Queste città non esisteranno. E Kyiv non esisterà" (Tratto dalla TV di Stato russa - video qui sotto con traduzione in italiano) Questa frase, pronunciata in diretta sulla TV di Stato russa dal propagandista Vladimir Solovyov , non è una provocazione isolata né una minaccia casuale: è parte integrante della retorica martellante che domina i canali russi, dove l’annientamento dell’Ucraina viene raccontato come obiettivo legittimo e inevitabile. In questo con...

L’asse energetico nascosto: la Cina al fianco della Russia nel commercio “ombra” del gas

Un trasferimento da nave a nave al largo della Malesia rivela la collaborazione segreta tra Pechino e Mosca per aggirare le sanzioni occidentali Il 18 ottobre 2025, in acque internazionali al largo della Malesia, due navi si sono affiancate per ore, lontano da qualsiasi porto o terminale. Dai satelliti e dai tracciamenti AIS – i segnali di identificazione automatica delle imbarcazioni – risulta che si trattava della Perle, una metaniera russa da 170.000 metri cubi, e della CCH Gas, una nave cisterna di proprietà della cinese Pacific Gas Shipping Ltd., registrata a Hong Kong. Le due unità avrebbero effettuato un trasferimento da nave a nave (STS) di gas naturale liquefatto, un’operazione tanto complessa quanto inusuale: il GNL richiede condizioni criogeniche e protocolli di sicurezza rigorosi, difficili da mantenere in mare aperto. Eppure, le immagini satellitari mostrano chiaramente le due navi accostate, in una posizione compatibile con il passaggio di carico. Secondo analisi indipend...

Affari con il regime: perché restare in Russia è una scelta etica sbagliata

Mentre la Russia continua a bombardare asili, ospedali e infrastrutture civili in Ucraina, mentre giornalisti vengono uccisi, prigionieri di guerra torturati e l’Europa intera è bersaglio di una guerra ibrida condotta con propaganda, sabotaggi e interferenze, alcune aziende internazionali continuano imperterrite a operare nel mercato russo. È difficile comprendere come ciò sia possibile, come si possa ritenere “neutrale” fare affari con un regime che porta avanti una guerra di aggressione brutale e sistematica. Non esiste neutralità in un contesto del genere: ogni contratto firmato, ogni prodotto venduto, ogni licenza rinnovata contribuisce, direttamente o indirettamente, a sostenere l’economia russa e dunque a finanziare la macchina bellica che devasta l’Ucraina e minaccia la stabilità europea. Non si tratta semplicemente di business. È una scelta etica. Le aziende che restano in Russia non possono nascondersi dietro la logica del mercato o dietro la scusa della complessità dei proces...

Export, l’Europa sotto l’ondata di merci cinesi respinte dagli Usa. I rischi per aziende e Bce

L’Europa rischia di diventare il nuovo terminale dell’ondata di merci cinesi respinte dagli Stati Uniti. Dopo l’inasprimento dei dazi deciso da Donald Trump, Pechino ha iniziato a dirottare parte della propria produzione verso l’Eurozona, dove le barriere commerciali restano più basse e la domanda di beni a basso costo è ancora sostenuta. L’effetto si sta già facendo sentire tra le aziende europee, costrette a fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita da parte di prodotti cinesi spesso sostenuti da ingenti sussidi pubblici e venduti a prezzi con cui i produttori locali difficilmente riescono a competere. La sovrapproduzione cinese, alimentata da una domanda interna debole e da politiche industriali espansive, cerca ora nuovi sbocchi in mercati aperti come quello europeo. Le conseguenze vanno oltre il semplice equilibrio commerciale. Un afflusso massiccio di prodotti cinesi nell’Eurozona potrebbe infatti contribuire a raffreddare ulteriormente l’inflazione, già in calo rispett...

Sergio Mattarella alla "Voce di New York": "L'Onu è sotto attacco, difendiamolo"

  Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella , in un’intervista a La Voce di New York, ha lanciato un monito sul rischio di indebolimento delle Nazioni Unite , sottolineando l’urgenza di rafforzare il ruolo politico dell’Europa affinché possa «parlare con una voce sola» all’interno dell’organizzazione internazionale. In occasione dell ’ottantesimo anniversario dell’Onu , Mattarella ha ricordato come l’istituzione abbia avuto un ruolo decisivo nel costruire un ordine mondiale fondato su pace, sicurezza e cooperazione internazionale , valori sanciti nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo . Il presidente ha avvertito che il sistema multilaterale è oggi sotto attacco e che la sua difesa è indispensabile: «Proprio di fronte ai disastri che derivano dalla sua inosservanza, quei principi restano più che mai validi». Mattarella ha infine ammonito che abbandonare tali valori significherebbe tornare a un mondo dominato dai rapporti di ...

L’illusione del vertice di Budapest

  Il vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, annunciato con enfasi e previsto a Budapest, sembra già destinato a non vedere la luce. Dopo una “telefonata molto produttiva” con il leader del Cremlino, Trump aveva evocato la possibilità di un incontro imminente. Ma la Casa Bianca ha frenato: al momento, non ci sono piani concreti. Il cambio di tono è arrivato dopo il fallimento della conversazione tra il segretario di Stato Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Quest’ultimo ha confermato che Putin ha respinto la proposta americana di cessate il fuoco e che la Russia resta impegnata a perseguire i propri obiettivi militari in Ucraina. Nulla di nuovo: Mosca continua a parlare di “lotta al nazismo”, ma dietro quella formula c’è la volontà di cancellare l’Ucraina come Stato sovrano. Il Cremlino non vuole un negoziato: vuole una resa. L’idea che la guerra sia una risposta all’espansione della NATO è smentita dai fatti. L’ingresso della Finlandia nell’Alleanza, ch...

L’infanzia ferita dell’Ucraina: tra traumi, paura e speranza di rinascita

In una regione segnata da conflitto e terrore, l’infanzia cerca ancora di respirare. È la storia di bambine e bambini dell’Ucraina vittime dell’invasione russa, ma anche testimoni — a modo loro — di speranza e resilienza. Prendiamo ad esempio la piccola Paulina, nove anni, arrivata a vivere un incubo che nessun bambino dovrebbe affrontare: è fuggita da Mariupol con i genitori che la proteggevano con il loro corpo mentre erano sotto il fuoco, e poi, nell’ovest del Paese, ha iniziato un percorso di terapia con una psicologa per cercare di riacquistare un senso di sicurezza che la guerra le ha tolto. Il contesto è durissimo: più di 2.500 bambini in Ucraina sono rimasti feriti o uccisi dall’invasione e si stima che il numero reale sia molto più alto. Un bambino su cinque ha perso un parente stretto o un amico. Scuole e strutture educative non sono risparmiate: oltre 1.600 edifici scolastici sono stati distrutti. Quando il pericolo diventa quotidiano – nel frastuono dei raid aerei, negli al...

A Budapest va in scena "La fiera delle vanità"

C’è un’ironia crudele, quasi teatrale, nel fatto che il nuovo “vertice per la pace” si tenga proprio a Budapest. È lì che nel 1994 fu firmato il Memorandum che garantiva la sovranità dell’Ucraina in cambio della rinuncia al suo arsenale nucleare. Una promessa solenne, infranta ventotto anni dopo dai carri armati russi. E ora, sulla stessa riva del Danubio, tornano in scena i protagonisti del disincanto globale: Vladimir Putin, l’uomo che ha demolito quel patto; Donald Trump, il presidente che oscilla tra minacce e abbracci a seconda dell’umore del giorno; e Viktor Orbán, il perfetto padrone di casa, ansioso di servire il tè della “neutralità” a chi ha fatto dell’ambiguità una strategia di potere. È un summit che sa di schiaffo. All’Ucraina, che vede il carnefice sfilare nel luogo del tradimento con il beneplacito americano. All’Europa, che si scopre di nuovo spettatrice di un copione scritto altrove. E alla Storia stessa, che osserva sconcertata mentre i protagonisti della disinvoltura...

Chiesa ortodossa e greco-cattolica ucraine: insieme contro la distorsione religiosa della guerra

Il metropolita Epifanio, primate della Chiesa ortodossa dell’Ucraina , ha denunciato con fermezza l’uso strumentale della religione da parte della Russia per giustificare la propria aggressione contro l’Ucraina. Intervenendo alla Conferenza internazionale Forum 2000 a Praga , il leader religioso ha affermato che Mosca continua a diffondere la falsa narrazione secondo cui la guerra in corso sarebbe una difesa dei cosiddetti “valori tradizionali” contro l’avanzata del “liberalismo senza Dio”. Secondo Epifanio, questa retorica, ampiamente propagata nello spazio euroatlantico, serve a presentare la Russia non come aggressore, ma come un presunto difensore del cristianesimo tradizionale, manipolando così l’opinione pubblica internazionale. Allo stesso tempo, all’interno del Paese, il Cremlino alimenta l’ideologia del “Russkiy Mir”, dipingendo la guerra contro l’Ucraina come un “dovere sacro” volto a “liberare la Santa Rus’” dall’influenza di un Occidente eretico e privo di fede . Il metro...

Incriminato per spionaggio a favore della Russia un funzionario del Municipio di Varsavia

L'11 settembre 2025 la Procura nazionale polacca ha formalmente incriminato Tomasz L ., ex dipendente dell’ Ufficio di Stato Civile del Municipio di Varsavia , accusandolo di spionaggio a favore dell’intelligence civile russa . L’atto d’accusa, presentato dal procuratore della sezione masoviana del Dipartimento per la criminalità organizzata e la corruzione, sostiene che l’uomo abbia collaborato con i servizi segreti di Mosca dal 2017 al 17 marzo 2022 , fornendo informazioni che avrebbero potuto arrecare danno alla Repubblica di Polonia. Secondo le prove raccolte, Tomasz L. avrebbe sfruttato la sua posizione per accedere a documenti ufficiali custoditi negli archivi comunali, copiandoli su supporti privati e fotografandoli con il proprio telefono. Tra i materiali sottratti figurerebbero certificati di stato civile di cittadini polacchi e stranieri, corrispondenza con missioni diplomatiche, modelli di documenti ufficiali e linee guida interne. Queste informazioni, secondo la Procu...

John Bolton e l’ombra del segreto di Stato

Quando la memoria personale diventa materia di spionaggio Il 16 ottobre 2025, un gran giurì federale del Maryland ha incriminato l’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton con otto capi d’accusa ai sensi del 18 U.S.C. § 793 , una delle disposizioni centrali dell’ Espionage Act del 1917 . La norma, concepita in piena Prima guerra mondiale, vieta la raccolta, la conservazione e la trasmissione non autorizzata di informazioni relative alla difesa degli Stati Uniti. In altre parole, protegge il confine fragile tra ciò che può essere ricordato e ciò che deve restare segreto. Secondo i pubblici ministeri, Bolton avrebbe trasformato la propria abitudine di annotare scrupolosamente decisioni e retroscena delle più delicate riunioni di governo in un comportamento penalmente rilevante. L’uomo che per decenni aveva incarnato la linea più dura della politica estera americana si troverebbe ora a rispondere di violazioni della stessa legge nata per prevenire fughe di notizie e atti di ...

I Servizi di intelligence interni francesi hanno fermato il possibile omicidio: quattro arresti

I Servizi di intelligence interni francesi hanno sventato un piano mirato ad assassinare un oppositore del presidente russo Vladimir Putin rifugiato in Francia. A rivelarlo è Le Figaro, citando fonti della procura nazionale antiterrorismo e riferendo dell'arresto di quattro uomini di età compresa tra 26 e 38 anni sospettati di aver tentato di uccidere un oppositore di Putin residente a Biarritz. Le Parisien ha identificato l'oppositore russo in Vladimir Ossetchkine "Nell'ambito di un'indagine preliminare aperta il 19 settembre 2025, relativa all'azione pianificata contro un oppositore russo e affidata alla Dgsi, sono stati arrestati e posti in custodia di polizia il 13 ottobre 2025" quattro uomini, recita la nota condivisa da Le Figaro . E' stata quindi aperta un'indagine giudiziaria per l'accusa di partecipazione a un'organizzazione terroristica al fine di preparare uno o più reati contro la persona. Sono state inoltre emesse richieste ...

Iglesias, giuramento solenne dei nuovi Carabinieri

Nella suggestiva caserma "Trieste", sede della Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias , sotto la guida del Comandante della Scuola Col. Saverio Ceglie ,  si è svolta questa mattina la cerimonia solenne di giuramento e di conferimento degli alamari al 1º ciclo di Allievi Carabinieri del 144° corso formativo. Alla presenza del Generale di corpo d'armata Giuseppe La Gala, comandante delle scuole dell'Arma dei Carabinieri a livello nazionale, 560 allievi hanno concluso il loro percorso formativo, diventando a tutti gli effetti nuovi membri dell'Arma. Numerose le autorità civili e religiose presenti: tra loro il presidente della Provincia e sindaco di Iglesias, Mauro Usai , il vicesindaco Francesco Melis, l'arcivescovo emerito di Cagliari, mons. Arrigo Miglio , e il vescovo di Iglesias, mons. Mario Farci . Insieme a loro hanno partecipato i rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e il prefetto, che hanno ...

L'Intelligence italiana compie 100 anni

Per celebrare questo secolo di storia e di servizio al Paese è stato realizzato un francobollo appartenente alla serie tematica "Eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy", emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy in collaborazione con Poste Italiane , unitamente ad una moneta commemorativa da 5 euro in argento, finitura Proof, emessa dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e realizzata dall' Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato . All'annullo filatelico e alla consegna della moneta sono intervenuti il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso , il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano , il Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, Vittorio Rizzi , il Presidente dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Paolo Perrone , e il responsabile filatelia di Poste Italiane, Giovanni Machetti . Hanno inoltre preso parte il Sottosegretario ...

La caduta di un tiranno. Come Putin ha perso il mondo che voleva conquistare

Un tempo, il suo nome incuteva timore.  Oggi, viene compatito. L’uomo che voleva rifondare l’impero è diventato il simbolo del suo crollo. Credeva di riscrivere la storia, ma sarà travolto dalla Storia. Siria? Perduta. Iran? Abbandonato al suo destino. Moldova? Sfuggita al controllo Ucraina? Indomita, non si arrende. Ogni guerra, ogni menzogna, ogni illusione di potere, è stata distrutta dalla stessa arroganza che le aveva generate. Ora resta solo il silenzio - un silenzio pesante, carico di fallimento. Un Paese soffocato dalla paura e dalla propaganda. Un potere che confonde la brutalità con la forza, l’obbedienza con la lealtà. La storia non ricorderà le sue conquiste, ma le sue sconfitte. Non i territori presi, ma le persone uccise. La Storia lo ricorderà come un brutale assassino. Lo ricorderà come colui che ha perso tutto:  Gli alleati L’influenza. Il futuro. Il mondo è andato avanti. E mentre lui rimane prigioniero del suo passato, la libertà - quella vera - ha già vinto...

L’Esercito Italiano addestra l’esercito uzbeko

Nelle scorse settimane il Team Sniper dell' 11° reggimento bersaglieri, della 132ª Brigata corazzata “Ariete" , ha condotto un'attività addestrativa bilaterale presso il centro di eccellenza per Tiratori Scelti in Uzbekistan , nei pressi di Tashkent . La delegazione, composta da 4 tiratori scelti dell'11° reggimento e da 12 tiratori istruttori uzbeki con esperienza sniper tra i 3 e gli 8 anni, ha svolto sessioni teorico-pratiche ed esercitazioni di tiro a corta, media e lunga distanza. Le attività hanno incluso azzeramento e impiego del fucile di precisione 'Sako M10' cal.308, esercizi dinamici e di precisione con pistola 'Makarov', nonché addestramento in coppia e tecniche per il tiro sotto stress. Particolare attenzione è stata posta alle variabili che incidono sull'angolazione e sulla deviazione del tiro.

Esercito rumeno al fianco della Moldova

Un gruppo di alti ufficiali militari rumeni, tra cui il capo di stato maggiore generale Gheorghiță Vlad, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: "La Romania, in quanto stretto alleato della Moldova, è pronta ad assistere in caso di attacco russo. Stiamo già aiutando la Moldova a rafforzare le sue capacità di difesa e abbiamo numerosi programmi congiunti. Abbiamo una legge che prevede la protezione dei cittadini rumeni che si trovano al di fuori dei confini nazionali in caso di guerra. Un attacco russo a un paese della NATO è improbabile, ma non può essere escluso. Siamo soldati, non possiamo escludere alcuno scenario, soprattutto quando la Russia impiega spesso tattiche sotto falsa bandiera nella pratica". Molti cittadini moldavi hanno la doppia cittadinanza, sia moldava che rumena.

Washington colpisce Belgrado: le sanzioni contro NIS puniscono la fedeltà serba a Mosca

Gli Stati Uniti hanno finalmente deciso di agire. Dopo mesi di rinvii e pressioni diplomatiche, Washington ha imposto sanzioni alla compagnia petrolifera serba NIS, controllata in larga parte dal colosso russo Gazpromneft. La decisione, attesa e più volte rimandata su richiesta di Belgrado, segna un punto di svolta nella strategia americana di contenimento dell’influenza russa nei Balcani. È una mossa tardiva, ma necessaria: la Serbia, che da anni gioca su due tavoli, mantenendo legami economici e politici con Mosca mentre si dichiara candidata all’Unione Europea, paga ora il prezzo della propria ambiguità. La misura, entrata in vigore all’alba di giovedì, colpisce il principale fornitore di carburante del Paese, un’azienda che impiega cinquemila persone e rappresenta quasi il 12 per cento delle entrate fiscali nazionali. Con una partecipazione russa del 45 per cento e una quota statale serba del 30, la NIS è sempre stata un simbolo della dipendenza energetica di Belgrado da Mosca. Was...