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Un murale di speranza all’ospedale Okhmatdyt: l’arte come scudo contro la guerra

Un nuovo murale profondamente toccante è apparso sulle pareti dell’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kyiv, trasformando un luogo di sofferenza e resilienza in un potente simbolo di speranza. L’opera, realizzata dal rinomato artista ucraino Andriy Yermolenko, vincitore del Premio Nazionale Taras Shevchenko, raffigura un bambino con una flebo e un gatto che lo protegge con un ombrello da un missile in arrivo. Una scena semplice solo in apparenza, che racchiude un messaggio universale di protezione, innocenza e resistenza in mezzo alla guerra.

Okhmatdyt, il più grande ospedale pediatrico dell’Ucraina, è da anni in prima linea, non solo nella cura dei più piccoli, ma anche come simbolo della fragilità e della forza del Paese. La struttura è stata più volte minacciata e colpita, subendo danni significativi, in particolare durante i bombardamenti e l’attacco russo dell’8 luglio 2024 su Kyiv. In quelle ore drammatiche, personale sanitario, genitori e piccoli pazienti sono stati costretti a rifugiarsi nei seminterrati, trasformati in sale d’emergenza improvvisate; eppure, nonostante tutto, medici e infermieri hanno continuato a garantire cure vitali, mostrando un coraggio che ha commosso l’intera nazione.

Il murale di Yermolenko si inserisce in questa realtà come un gesto artistico carico di significato. Il bambino e il suo piccolo guardiano felino diventano il volto della vulnerabilità ma anche della resilienza, un’immagine che racconta meglio di qualunque parola la quotidianità dei bambini ucraini. L’ombrello aperto di fronte a un missile è una metafora tanto poetica quanto dolorosa: non può fermare l’arma, ma rappresenta l’istinto umano, quasi istintivo, di proteggere ciò che è più prezioso.

In una città ferita ma determinata a non arrendersi, questo murale è un promemoria visivo della capacità dell’Ucraina di continuare a creare, sperare e resistere anche nelle circostanze più dure. È un tributo ai piccoli pazienti di Okhmatdyt, ai loro caregiver e a tutti coloro che, nonostante la guerra, continuano a lottare per un futuro sicuro. Un’opera che non decora soltanto un muro, ma che parla al mondo della forza silenziosa di un intero popolo.

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