La prima conferenza stampa degli oppositori russi si è rivelata una totale delusione. Non che avessi grandi aspettative, ma questo sarebbe stato davvero il minimo che ci si sarebbe potuti aspettare. Tre delle figure di spicco dell'opposizione hanno tenuto una conferenza stampa dopo lo scambio di prigionieri, dove spie e assassini sono stati liberati. E cosa abbiamo sentito? Almeno Ilya Yashin ha dichiarato che avrebbe preferito rimanere nella prigione di Putin ed ha scritto, prima del suo rilascio, una lettera in cui ha detto che "la Russia non aveva il diritto di sfrattarlo". Perché dovrebbe interessarci cosa hanno detto i tre dissidenti russi? Innanzitutto perché lo scambio che li ha rimessi in libertà ha, al contempo, permesso a spie ed assassini condannati di camminare ora liberi in Russia. Ma torniamo a cosa hanno detto i tre nel corso della conferenza stampa. Nessuno di loro ha chiesto di porre fine alla guerra in Ucraina, per quanto ho potuto sentire. Perché me lo
"Niente è più necessario ed utile ad un generale del conoscere le intenzioni ed i progetti del nemico. Quanto più difficile è l'acquisizione di questa conoscenza tanto maggiore è il merito di chi riesce a prevederla". Niccolò Macchiavelli