Passa ai contenuti principali

La Gran Bretagna dovrà essere pronta alla guerra entro tre anni, afferma il capo dell’esercito

"La Gran Bretagna deve essere pronta a combattere una grande guerra in tre anni, ha detto il nuovo capo dell'esercito, avvertendo che la Russia cercherà vendetta sull'Occidente per aver aiutato l'Ucraina", scrive Henry Bodkin per The Telegraph.

"Il generale Sir Roly Walker, capo di stato maggiore, ha detto che l'esercito ha bisogno di modernizzarsi rapidamente per raddoppiare la sua capacità di uccidere il nemico entro il 2027 e triplicarla entro la fine del decennio".

"Nella sua prima dichiarazione importante da quando ha assunto il ruolo il mese scorso, l'ex ufficiale del SAS ha detto che la Gran Bretagna deve essere in grado di "scoraggiare o combattere una guerra in tre anni".

"Ha avvertito che nella seconda metà di questo decennio, la Russia, la Cina e l'Iran potrebbero unirsi per mettere sotto pressione l'Occidente e raggiungere i loro obiettivi individuali".

"Sir Roly ha indicato uno scenario in cui una Russia 'molto, molto pericolosa' emerge dall'Ucraina, sconfitta o vincitrice, la Cina invade Taiwan e l'Iran diventa più aggressivo".

"Ecco perché si arriva a questo punto... 2027-2028, questa convergenza potrebbe aver raggiunto una sorta di singolarità reciproca e la tua capacità di affrontarla in isolamento una crisi specifica che può essere gestita dal sistema basato sulle regole penso sia significativamente diminuita", ha detto Sir Roly.

Post popolari in questo blog

Sopraffazione e disonore

Il disonore è evidente. Abbandonare il popolo ucraino a chi ha distrutto le sue case, deportato i suoi bambini e cercato di annientarne l'identità significa tradire sé stessi e il mondo. Trattare l'Ucraina come un fastidio riporta alla parola desueta "onore", ormai malvista perché associata a concetti apparentemente superati.  Le parole di Mattarella, che collocano l'invasione russa nella storia europea come la riproduzione a parti invertite dei fasti osceni del Terzo Reich imperialista a caccia del suo spazio vitale, contrastano con il cinismo della Casa Bianca trumpiana, che baratta la pace con un piatto di lenticchie, le terre rare. Il disonore dell'abbandono dell'alleato, della commercializzazione della pace, emerge nella sua forma più schietta e ultimativa. Un popolo non è un concetto astratto: è fatto di vecchi e bambini, di giovani donne e uomini, delle loro case, della loro lingua, della loro cultura. Un popolo invaso è la gioia trasformata in mest...

Export, l’Europa sotto l’ondata di merci cinesi respinte dagli Usa. I rischi per aziende e Bce

L’Europa rischia di diventare il nuovo terminale dell’ondata di merci cinesi respinte dagli Stati Uniti. Dopo l’inasprimento dei dazi deciso da Donald Trump, Pechino ha iniziato a dirottare parte della propria produzione verso l’Eurozona, dove le barriere commerciali restano più basse e la domanda di beni a basso costo è ancora sostenuta. L’effetto si sta già facendo sentire tra le aziende europee, costrette a fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita da parte di prodotti cinesi spesso sostenuti da ingenti sussidi pubblici e venduti a prezzi con cui i produttori locali difficilmente riescono a competere. La sovrapproduzione cinese, alimentata da una domanda interna debole e da politiche industriali espansive, cerca ora nuovi sbocchi in mercati aperti come quello europeo. Le conseguenze vanno oltre il semplice equilibrio commerciale. Un afflusso massiccio di prodotti cinesi nell’Eurozona potrebbe infatti contribuire a raffreddare ulteriormente l’inflazione, già in calo rispett...

Il lato oscuro del “low cost”: quando l’offerta nasconde rischi reali

Acquistare prodotti a prezzi stracciati su piattaforme di e-commerce come Temu può sembrare un affare , ma i consumatori europei devono fare attenzione. La piattaforma, arrivata in Europa e con oltre 90 milioni di utenti , è attualmente sotto indagine dalla Commissione Europea per la vendita di prodotti potenzialmente illegali o non sicuri , come giocattoli e dispositivi elettronici. L’indagine rientra nel Digital Services Act (DSA) e punta a verificare se Temu adotti misure adeguate per prevenire la diffusione di prodotti non conformi agli standard europei. Le sanzioni previste , in caso di violazioni confermate, potrebbero arrivare fino al 6% del fatturato mondiale annuo . Per spiegare come possa essere pericoloso rivolgersi a queste piattaforme abbiamo scelto un prodotto tra quelli venduti su Temu. Un esempio emblematico è rappresentato dallo smartphone DOOGEE N55PRO , proposto sulla piattaforma a meno di 100 euro, con caratteristiche tecniche interessanti come 16 GB di RAM, 256 G...