La prima conferenza stampa degli oppositori russi si è rivelata una totale delusione. Non che avessi grandi aspettative, ma questo sarebbe stato davvero il minimo che ci si sarebbe potuti aspettare.
Tre delle figure di spicco dell'opposizione hanno tenuto una conferenza stampa dopo lo scambio di prigionieri, dove spie e assassini sono stati liberati. E cosa abbiamo sentito?
Almeno Ilya Yashin ha dichiarato che avrebbe preferito rimanere nella prigione di Putin ed ha scritto, prima del suo rilascio, una lettera in cui ha detto che "la Russia non aveva il diritto di sfrattarlo".
Perché dovrebbe interessarci cosa hanno detto i tre dissidenti russi? Innanzitutto perché lo scambio che li ha rimessi in libertà ha, al contempo, permesso a spie ed assassini condannati di camminare ora liberi in Russia.
Ma torniamo a cosa hanno detto i tre nel corso della conferenza stampa. Nessuno di loro ha chiesto di porre fine alla guerra in Ucraina, per quanto ho potuto sentire. Perché me lo sarei aspettato? Perché Yashin è stato persino imprigionato per aver pubblicato informazioni sui massacri di Bucha, quindi avrebbe avuto senso in una conferenza stampa durata ore affrontare la principale questione della politica russa.
Hanno però trovato il tempo per chiedere la fine delle sanzioni che colpiscono la "gente semplice della Russia".
Kara-Murza, davvero è possibile credere ad una simile "sciocchezza"? Proprio lui aveva sostenuto la “lista Magnitsky” e altre sanzioni mirate contro persone sospettate di aver commesso violazioni dei diritti umani in Russia. Ora chiede di togliere le sanzioni per aiutare la "gente semplice", una definizione un po' troppo generica. Cerchiamo allora di capire meglio questo concetto:
- Forse parlava a nome delle centinaia di migliaia di famiglie che hanno mandato un congiunto in guerra;
- Per quelli che lavorano per il governo rimanendo degli anonimi grigi burocrati;
- Per coloro che beneficiano di stipendi elevati, lavorando nel settore militare;
- O per quegli imprenditori che pagano le tasse alla Russia, alimentando la guerra;
- Forse per quel 77% della popolazione che, secondo il Centro Levada, "sostiene ciò che l'esercito russo sta facendo in Ucraina".
Surreale anche l'invito a consentire ai russi di studiare all'estero in modo che vedano che l'Occidente non è ostile, come ha suggerito Pivovarov. Perché??? Perché dovremmo dimostrare alla nazione che sta facendo la guerra che NOI non siamo ostili invitando i suoi cittadini nelle nostre case?
Mi aspettavo molto di più da Ilya Yashin e Vladimir Kara-Murza. Almeno un "basta alla guerra".
Come risultato dello scambio di prigionieri abbiamo ora russi "buoni" che fanno pressione per togliere le sanzioni e che parlano di una "buona nuova Russia" con pony rosa e unicorni. La dura detenzione ha forse alterato la loro capacità di discernimento. Speriamo che possano smentire questa prima lettura in un futuro non troppo lontano. Per ora è grande la delusione.