Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2025

L'artista ucraino Valeriy Horobets ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto di un suo quadro

"Ecco il mio nuovo dipinto sui crimini della Russia contro l'Ucraina" ha scritto l'artista ucraino Valeriy Horobets su Facebook, aggiungendo: "L'ho chiamato così: 'Quando potrò finalmente dipingere un bambino ucraino felice?'. Cosa ha fatto questo bimbo ucraino a Putin per meritare di essere ucciso con un missile balistico?" Tecnica: Acrilico su tela Formato: 21 x 30 cm.  Anno: 2025

Sii il protagonista della tua vita!

Una troupe del National Geographic stava visitando la baia di Atka, sulla piattaforma di ghiaccio di Ekstrom, quando ha notato circa 700 pinguini imperatore radunati sul bordo di una scogliera. Le immagini che seguono sono qualcosa di rarissimo e incredibile perchè raccontano quel momento in cui si trova il coraggio di buttarsi per primi (e poi tutti troviamo la forza per fare quel passo in più). Essere il primo spesso può significare pagare un conto salatissimo oppure aprire le porte del paradiso. Basti pensare, ad esempio, a tutti coloro che si sono sacrificati per darci modo oggi di volare. Ho sempre pensato che la natura abbia tutto da insegnarci e che a volte dovremmo fermarci un attimo ad osservarla per capire di più della vita.  Il mio augurio è quindi quello di essere ogni tanto quel pinguino che, osservato da tutti gli altri, chiude gli occhi e si lancia nel vuoto e poi scopre che si può fare .

Mille giorni di prigionia, la guerra degli ucraini torturati nelle carceri russe

Isolati per lunghi periodi, privati del contatto con i familiari e con le organizzazioni internazionali, sottoposti a trattamenti inumani e degradanti e a torture.  Alcuni di loro picchiati a morte e spinti al suicidio. Crimini di guerra, che emergono dalle testimonianze degli ucraini tornati a casa dalle prigioni russe in seguito agli scambi di prigionieri.  Soldati, ufficiali, guardie di frontiera ma anche civili: secondo il New York Times a ottobre scorso nelle prigioni russe ci sarebbero ancora ottomila militari e quattordicimila civili ucraini.  L'inchiesta di Raffaella Cosentino, inviata di Rainews in Ucraina. Se non avete potuto vedere la puntata del 22 marzo 2025 potete visionarla ora.

Giovanissimi ucraini di Melitopol, sotto l'occupazione russa, vengono militarizzati dalle autorità russe nelle scuole.

Questo è sempre stato il piano russo. Cancellare l'identità ucraina . Trasforma gli ucraini in russi. Rieducarli e fare il lavaggio del cervello . Quindi usarli per i futuri obiettivi di espansione russa. È già successo in passato. Solo 35 anni fa, le truppe sovietiche, compresi gli ucraini, erano di stanza nella Germania dell'Est.  I ceceni hanno combattuto coraggiosamente contro la Russia negli anni '90, ma ora sono costretti a combattere nell'esercito russo contro l'Ucraina.  Allo stesso modo, gli ucraini provenienti dai territori occupati dal 2014 sono stati arruolati nell'esercito russo e inviati in brutali assalti come carne da cannone .

Trump blocca il tracciamento dei bambini ucraini deportati in Russia

I ricercatori dello Yale University’s Humanitarian Research Lab che si occipavano del tracciamento non hanno più accesso alle informazioni. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di mettere fine al programma finanziato dal governo per il tracciamento dei bambini ucraini deportati in Russia. Reuters riferisce che i ricercatori dello Yale University’s Humanitarian Research Lab che si occupavano dei tracciamenti non hanno più accesso alle informazioni, tra cui le immagini satellitari, dei circa trentamila minori sottratti alle famiglie.  In una lettera indirizzata al segretario di Stato Rubio e visionata da Reuters, un gruppo di membri democratici del Congresso ha scritto: «Abbiamo motivo di credere che i dati dell’archivio siano stati eliminati definitivamente. Se fosse vero, avrebbe conseguenze devastanti».

Francesco Totti e l'evento sportivo annunciato a Mosca. L'appello: "Vergogna capità ripensaci"

"L'imperatore sta andando alla terza Roma". Sfondo viola, slogan in russo e l'immagine di Francesco Totti di spalle con la maglia della Roma ed il numero 10 ben in evidenza. Così, il 'Capitano' appare sui cartelli di cui, pare, Mosca sia piena. Il motivo: la partecipazione l'8 aprile (data scritta con i numeri romani) ed un evento organizzato da una testata che si occupa di sport e scommesse. La notizia ha fatto il giro del web ed è diventata virale sui social con tanto di polemiche da parte di tifosi e non solo."Capità ma che stai affà'", scrive un utente su X. "Dopo 3 annidi guerra, con migliaia di morti, migliaia di bambini rapiti...ci sono italiani che vanno a fare l'inchino al regime di Putin. Dopo Albano, Pupo... adesso Totti", scrive un altro internauta che si firma Rodyka. Sul caso interviene anche Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe che sempre su X scrive: "L'imperatore sta andando nella terza Roma. D'a...

Mariupol. Teatro d'arte drammatica. Un anniversario troppo doloroso da ricordare

Il 16 marzo 2022, i piloti russi hanno sganciato bombe sull'edificio del Teatro d'arte drammatica, nonostante l'enorme scritta ДЕТИ (che vuol dire "BAMBINI") all'esterno. Il bilancio delle vittime varia da 400 a 800 persone. La bomba colpì il retro del teatro, dove le donne con i neonati si erano rifugiate nei camerini del terzo piano: le stesse donne che erano state evacuate dall'ospedale di maternità bombardato, gli stessi bambini nati subito dopo l'attacco aereo. Ogni traccia fisica di questo crimine di guerra è stata cancellata. I corpi sono stati riesumati dalle macerie e probabilmente sepolti in fosse comuni a Staryi Krym. Gli aerei da guerra russi che hanno effettuato l'attacco sono decollati da un aeroporto vicino a Primorsko-Akhtarsk, in Russia. La parte peggiore? Non sapremo mai veramente quante persone sono morte nel Teatro d'arte drammatica di Mariupol. Mai. Ma non dimenticheremo mai questo orribile crimine. Nessun perdono. Non dime...

In Finlandia, il neonazista russo Yan Petrovsky è stato condannato all'ergastolo per crimini di guerra in Ucraina

Petrovsky, co-fondatore del gruppo neonazista russo Rusich, ha combattuto a fianco della Russia nella sua guerra contro l'Ucraina. Secondo le accuse, nel 2014 lui e i combattenti di Rusich hanno ucciso 22 soldati ucraini e ferito gravemente altri quattro. Fu anche accusato di aver violato le leggi e le consuetudini di guerra. Questa è la prima volta che la Finlandia persegue un cittadino russo per crimini commessi in Ucraina. Ciò è stato possibile perché in Finlandia vige il principio della giurisdizione universale che consente agli Stati o alle organizzazioni internazionali di rivendicare la giurisdizione penale su un imputato indipendentemente dal luogo in cui è stato commesso il presunto reato e indipendentemente dalla nazionalità dell'imputato, dal Paese di residenza o da qualsiasi altra relazione con l'ente che intraprende il processo.  I crimini perseguiti sotto la giurisdizione universale sono considerati - dall'ordinamento giuridico che sceglie di perseguirli di...

A proposito della Russia e degli "accordi di pace"

La prima guerra cecena iniziò nel dicembre 1994, quando le forze russe invasero la Cecenia per schiacciare il movimento separatista guidato da Dzhokhar Dudayev. La guerra fu segnata da brutali combattimenti urbani, soprattutto a Grozny, dove le forze russe subirono pesanti perdite. Nonostante la superiore potenza militare, la Russia dovette affrontare una feroce resistenza, fallimenti logistici e un basso morale delle truppe. Le diffuse violazioni dei diritti umani, tra cui uccisioni di massa e bombardamenti di aree civili, hanno ulteriormente alimentato la resistenza cecena alla Russia. A metà del 1996, la Russia lottò per mantenere il controllo mentre i combattenti ceceni lanciavano contrattacchi, portando a una situazione di stallo militare e politico. Dopo un'importante vittoria cecena a Grozny nell'agosto 1996, la Russia, sotto la pressione delle crescenti vittime e del malcontento pubblico, accettò i colloqui di pace. L'accordo di Khasavyurt, firmato il 31 agosto 1996...

Un altro giorno, un altro crimine di guerra

Oggi, la Russia ha bombardato la città di Kryvyi Rih, usando un attacco a doppio tocco. Ci sono morti e feriti. In un primo momento, le forze russe hanno colpito diversi edifici. Quindi, hanno aspettato fino all'arrivo dei soccorritori e hanno colpito di nuovo la stessa area. Questi attacchi a doppio colpo hanno ucciso centinaia di civili e primi soccorritori. Il dolore che i russi hanno inflitto agli ucraini durerà per generazioni. Le famiglie sono distrutte, le case distrutte e le vite perse.

8 marzo

Scegliere le parole per l’8 marzo non è facile. La Festa internazionale della donna rappresenta infatti sia i passi avanti, le conquiste delle donne e quanto già fatto, sia – e soprattutto – quanto ancora c’è da fare per arrivare a una reale parità di genere. Le protagoniste dell’8 marzo sono le donne, tutte le donne, indipendentemente dall’età, lo status, la professione.

Analogie scioccanti. Abbiamo bisogno di conoscere la storia

Un uomo siede di fronte al potere. Le sue dita si stringono intorno ai braccioli della sedia. Il bullo non fa alcuno sforzo per mascherare il suo disprezzo. Si siede rigidamente, gli occhi che bruciano di un'intensità innaturale, le dita che si contraggono sul bracciolo della sedia. Quando parla, non è una conversazione ma un'eruzione: parole sputate come proiettili, disprezzo intrecciato in ogni sillaba. Lo sfogo non si placa. Non è un discorso ma un assalto, destinato non a persuadere ma a disorientare, a intimidire, a umiliare. Il bullo si sporge in avanti, sbattendo i pugni contro il tavolo. Il suo viso si arrossa, la sua voce si fa più acuta. Passa dagli insulti alle minacce, dalla storia alla grandiosità. Il grande paese che guiderà non sarà più maltrattato, dice. Quei giorni sono finiti. La gente ne ha avuto abbastanza. Le sue parole non sono argomenti, sono sentenze, verdetti, dichiarazioni di sventura. "Tu non sei niente", dice il bullo, senza gridare. Uno de...

Perché un corrispondente russo della TASS era nello Studio Ovale?

C'era un membro della TASS nello Studio Ovale durante l'incontro, infuocato, fra Donald Trump e Volodymyr Zelenskyy? Ed è vero che, al contrario, ad Associated Press e Reuters è stato negato l'ingresso? Sì, in entrambi i casi.  Altra domanda: com'è possibile? Detto che, giorni fa, la Casa Bianca ha annunciato di voler scegliere direttamente i corrispondenti al seguito del presidente Donald Trump in spazi intimi e importanti come il citato Studio Ovale o l'Air Force One, ponendo così seriamente in discussione il concetto di stampa libera e indipendente, l'amministrazione Trump – riferisce la CNN – è corsa ai ripari specificando che il giornalista della TASS, in realtà, non era stato autorizzato a partecipare all'incontro.  Una vera e propria contraddizione in termini, dal momento che, come detto, il pool di reporter presenti venerdì nello Studio Ovale è stato scelto direttamente dalla Casa Bianca.

Vi propongo un'interessante analisi sugli aspetti psicologici dell'incontro tra Zelenskyy e Trump-Vance

Dall'analisi dell'incontro possiamo concludere che abbiamo assistito a una vera e propria lezione magistrale di gaslighting , ossia manipolazione e coercizione, da parte di Trump e del suo entourage.  Esaminiamo i punti chiave: Dare la colpa alla vittima per la propria situazione:  Trump dice letteralmente a Zelenskyy: "Ti sei messo in una posizione molto brutta". È un classico comportamento da abusatore incolpare la vittima della sua sofferenza. Dicono: è colpa tua se la Russia ha occupato l'Ucraina e sta uccidendo il tuo popolo. Pressione e coercizione alla “gratitudine” : Vance pretende che Zelenskyy dica "grazie". È una tattica estremamente tossica quella di far sentire la vittima grata per l'aiuto di cui ha disperatamente bisogno, per poi accusarla di essere ingrata se cerca di difendere i propri diritti. Manipolazione del concetto di "pace":  Trump afferma che Zelenskyy "non è pronto per la pace" Ma con questo intende la cap...

Come mai prima d'ora, dobbiamo stare con l'Ucraina!

La macchina della propaganda MAGA è ora in piena attività. Attaccheranno Zelenskyy per non aver "rispettato lo Studio Ovale", per essere "ingrato" e per non essere "pronto per la pace". Trump aveva bisogno di un'altra scusa per non sostenere l'Ucraina. Ha promesso di fermare la guerra, ma non può. Ora può scaricare la colpa su Zelenskyy e sull'Ucraina, accusandoli di non volere la pace. Francamente, non vedo come il presidente Zelenskyy avrebbe potuto rispondere in modo diverso alle palesi bugie lanciate contro di lui e il suo Paese. Trump ha continuato a spingere la falsa affermazione sui "350 miliardi di dollari" e ha sminuito gli ucraini, suggerendo che "non sarebbero durati nemmeno due settimane" senza il sostegno americano. Nel frattempo, JD Vance ha accusato apertamente Zelenskyy di impegnarsi in "tour di propaganda". Trump e Vance hanno cercato di trasformare Zelenskyy in un capro espiatorio. Ma lui non è st...