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Gli USA chiedono che l'Ucraina tenga elezioni in tempo di guerra. Un argomento sciocco che serve solo a Putin

L'inviato di Trump, Keith Kellogg, sostiene che "la maggior parte delle nazioni democratiche tiene elezioni anche in tempo di guerra" e, così dicendo, ignora alcuni precedenti storici importanti.

È vero che gli Stati Uniti hanno svolto le elezioni durante la Seconda guerra mondiale, ma ciò è stato possibile perché la maggior parte dei combattimenti si svolgeva dall'altra parte dell'Oceano. Al contrario, il Regno Unito NON tenne elezioni durante la Seconda guerra mondiale perché i combattimenti si stavano svolgendo proprio sulle proprie coste.

Consideriamo quali sarebbero le condizioni attuali per gli ucraini:

  • Milioni sono rifugiati all'estero, al di fuori dell'Ucraina;
  • Milioni di persone sono tenute in ostaggio nei territori occupati;
  • Milioni di soldati servono in prima linea.

Tenere "elezioni" in una situazione del genere minerebbe la bontà del processo democratico in Ucraina. Questo è proprio ciò che la Russia vorrebbe.

Peraltro, le elezioni in tempo di guerra sono vietate dalla stessa Costituzione ucraina. Zelenskyy non può cambiare questo. Tenete votazioni ora sarebbe letteralmente contrario alla legge.

Per non parlare del fatto che Mosca ne approfitterebbe per colpire i seggi elettorali nello stesso modo in cui colpisce gli ospedali e le scuole così da provocare il massimo numero di vittime.

Anche il principale rivale elettorale di Zelenskyy, Poroshenko, ha sottolineato che "Putin sarebbe l'unico vincitore".

Il presidente Trump forse sta spingendo per le elezioni presidenziali in Ucraina perché Zelenskyy si rifiuta di firmare la capitolazione alla Russia. Probabilmente preferirebbe avere un burattino a Kyiv per "portare la pace" in Ucraina come ha promesso in campagna elettorale.

Nel frattempo, tutti dimenticano che l'Ucraina, una giovane democrazia, sta combattendo una dittatura autoritaria guidata da Putin. 

Dovremmo sostenere la loro lotta per la libertà e l'indipendenza, non minare la loro indipendenza.

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