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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Il governo lituano ha inviato materiale al procuratore della CPI sui crimini del regime di Lukashenko contro i bielorussi

Il governo lituano ha ufficialmente inviato all'Ufficio del Procuratore della Corte penale internazionale (CPI) dell'Aia i materiali sui crimini commessi dalle autorità bielorusse contro i cittadini di questo Paese.  "Poiché i crimini rilevanti sono stati commessi sia sul territorio della Bielorussia che sul territorio dei Paesi parti dello Statuto di Roma, la Corte penale internazionale ha potenzialmente giurisdizione", ha affermato il capo del gabinetto transitorio congiunto, Svetlana Tikhanovskaya. I materiali sono stati raccolti dagli esperti dell'Associazione popolare anti-crisi (NAU), dopodiché li hanno consegnati alle autorità lituane. La parte lituana, dopo aver studiato i documenti forniti, è giunta alla conclusione che ci sono motivi sufficienti per ritenere che Alexander Lukashenko e altri rappresentanti della leadership politico-militare della Bielorussia stiano commettendo crimini contro l'umanità. “La Lituania è diventata il primo Paese ad eserci

L'intelligenza artificiale ha "fatto rivivere" i classici ucraini

Questa è la storia ucraina che la Russia vuole cancellare. Si tratta di scrittori e poeti ucraini che hanno contribuito a costruire l'eredità ucraina. Questi i loro nomi: Lesya Ukrainka, Taras Shevchenko, Ivan Franko, Olena Bdzhilka.

Ecco a voi la "pace russa"

Ogni città distrutta dalla Russia è una ferita sanguinante nel cuore dell'Europa. Non ci può essere pace duratura in Europa se il suo vicino la fa franca commettendo crimini orribili come questi, affrontando solo l'impunità e l'appeasement. Nel video che condivido la città di Toretsk nella regione di Donetsk dopo il terrorismo russo. Il dolore che i russi hanno inflitto agli ucraini si farà sentire per generazioni.  Il male che hanno scatenato non sarà mai dimenticato. I reati che hanno commesso saranno puniti.

Cedere territori ucraini spianerebbe la strada al genocidio

Lasciare che la Russia mantenga parte dei territori ucraini significherebbe accettare il genocidio del popolo ucraino. Alcuni pensano che quando un Paese viene occupato, la popolazione che vive in quei luoghi possa continuare a vivere pacificamente sotto una bandiera diversa, limitandosi a pagare le tasse a un governo diverso. Non è così. Molto spesso la "pace" è seguita dal genocidio attuato da parte dell'occupante. Ci sono molti esempi al riguardo, ma uno fra tutti è particolarmente emblematico: quello dei Maori contro i Moriori. Ecco cosa accadde in estrema sintesi: una nave piena di guerrieri Maori raggiunse il remoto arcipelago delle Isole Chatham popolato dal pacifico popolo dei Moriori che, fino a quel momento, aveva vissuto senza guerra per secoli.  Invece di combattere, i Moriori lasciarono che i Maori occupassero i loro territori sperando che avrebbero potuto condividere pacificamente le risorse delle Isole Chatham. Il risultato? La maggior parte dei Moriori ven

Basta ipocrisie. Occorre rimuovere subito i limiti alla difesa dell'Ucraina

"In larga misura i russi sono stati in grado di controllare il discorso strategico, stabilendo per noi nuove regole di guerra, che non sono mai esistite prima. Ad esempio, quando si invade un altro Paese, l'intera guerra dovrebbe svolgersi sul territorio del Paese che è stato invaso... È completamente assurdo eppure in qualche modo è accettato negli Stati Uniti come normale". Lo ha recentemente affermato il professor Timothy Snyder, specializzato nella storia moderna dell'Europa centrale e orientale ed esperto dell'Olocausto. Snyder è professore di storia all'Università Yale e borsista permanente presso l'Institute for Human Sciences di Vienna. Ha scritto diversi libri, tra cui i best seller Bloodlands: Europe Between Hitler and Stalin e On Tyranny: Twenty Lessons from the Twentieth Century. Ha ragione il prof. Snyder e, finalmente l'Europa lo ha capito. Purtoppo in Italia c'è ancora chi ha sposato questa linea di pensiero che non trova alcun rifer

G7 della cultura a Napoli, al ministro ucraino la medaglia per i due anni di resistenza

Il ricavato della vendita andrà a sostenere le attività dell'ospedale pediatrico di Sevastopol, impegnato nella cura e nell'assistenza dei bambini ucraini colpiti dalla guerra. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della sessione di apertura della Ministeriale G7, ha donato la medaglia "Due anni di resistenza ucraina" a Mykola Tochytskyi, Ministro della Cultura e delle Comunicazioni Strategiche dell'Ucraina.  “In due anni abbiamo perso 123 artisti,  questa non è solo occupazione del territorio, ma il tentativo di distruggere la cultura del nostro Paese” Prima di recarsi al concerto di Andrea Bocelli nel Teatro Grande di Pompei, i ministri e i rappresentanti dei dicasteri che stanno partecipando ai lavori del G7 della Cultura nel parco archeologico hanno visitato la casa Praedia di Giulia Felice, la casa della Venere in conchiglia e la casa di Octavio quartio. Molti non c'erano mai stati e la visita, secondo il poco che è trapelato, è stata &q

Accadde ottantacinque anni fa

  In questo giorno, il 17 settembre 1939, la Russia invase la Polonia, 16 giorni dopo che i nazisti avevano fatto lo stesso. Il tutto in conformità con il protocollo segreto del Patto Molotov-Ribbentrop.  Stalin è stato il più grande collaboratore dei nazisti. Un'eredità che i russi continuano ancora oggi.

Liberati ostaggi ucraini in cambio di prigionieri

Lenie Umerova è stata presa in ostaggio dalla Russia quando si è recata nella Crimea occupata dai russi per prendersi cura del padre malato. Ora questa ragazza è stata restituita all'Ucraina insieme ad altre 48 persone, nell'ambito di uno scambio di prigionieri. Si tratta di civili che Mosca ha preso in ostaggio per poterli scambiare con soldati e agenti. Lenie non è un soldato, un agente straniero, una ribelle. È una figlia, che è tornata in una zona di guerra per prendersi cura del padre malato. Ma agli occupanti russi tutto questo non interessa. Per loro lei, come altri civili, è solo "merce" di scambio. La Russia è una nazione malata. #HumanRights  #Ethics #StandWithUkraine

“Russia non è nemica”, i cartelloni in Italia diventano un caso per Cnn

“La Russia non è nostra nemica”. I manifesti che compaiono in Italia, in diverse città, diventano una notizia per i media internazionali. La Cnn accende i riflettori sui ‘billboard’ che auspicano il riavvicinamento tra Russia e Italia. Roma sostiene l’Ucraina nella guerra innescata dall’invasione ordinata da Vladimir Putin oltre 900 giorni fa. I manifesti sollecitano un’inversione di rotta. Una mano con i colori della bandiera italiana stringe una mano con i colori del vessillo russo. Sotto, il messaggio: ‘Basta soldi per le armi a Ucraina e Israele. Vogliamo la pace e ripudiamo la guerra (articolo 11 della Costituzione)’, si legge.  La Cnn dedica ampio spazio ai messaggi, che l’emittente americana definisce “pagati da associazioni create per protestare contro il lockdown durante il covid”. La notizia rimbalza anche in Ucraina e trova spazio tra le news diffuse dall’agenzia Unian.  I cartelloni, si fa notare, sono comparsi prima in alcune città del Nord, poi anche a Roma. Qui sono stat

Regole assurde che vanno rimosse subito

Mentre gli Stati Uniti continuano a vietare all'Ucraina di contrattaccare, la Russia bombarda le città e uccide i civili. La tattica più comune utilizzata dai russi è quella di avvicinare gli aerei al confine ucraino e sparare missili e lanciare bombe plananti. Quando ciò accade, il tempo di reazione è molto breve, soprattutto per le bombe guidate. Quindi, le persone vengono uccise. Bambini, donne, anziani. L'unico modo per fermare tutto questo è abbattere gli aerei russi sul territorio russo, colpendo gli aeroporti russi. Immaginate se questa regola fosse stata imposta durante la Seconda Guerra Mondiale. Come se gli Stati Uniti avessero detto al Regno Unito di usare le armi fornite e gli aiuti solo contro le forze tedesche presenti all'interno della Gran Bretagna. Ma questo è esattamente ciò che sta accadendo oggi, poiché l'amministrazione statunitense vieta all'Ucraina di utilizzare armi occidentali sul territorio russo.

Mosca inserisce Stefania Battistini tra i ricercati

Le autorità russe hanno inserito nell'elenco delle persone ricercate la giornalista della Rai Stefania Battistini , insieme ad altri reporter occidentali, per essere entrati illegalmente nell'oblast russo di Kursk: lo ha reso noto il ministero degli Affari Interni di Mosca La Russia ha dichiarato persona ricercata l'inviata del servizio pubblico italiano Rai Stefania Battistini, accusata di essere entrata illegalmente sul territorio nazionale al seguito delle truppe ucraine nella regione russa di Kursk. Lo ha riferito giovedì l'agenzia di stampa russa Tass citando il database del ministero degli Affari Interni di Mosca. In una nota la Rai ha definito la decisione "un atto di violazione della libertà d'informazione". In risposta all'inserimento di Battistini nella lista dei ricercati il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha annunciato la convocazione dell'ambasciatore russo in Italia Alexey Paramonov . "Ho fatto convocare alla Farne

Incontro Meloni - Zelenskyy a Cernobbio

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un incontro bilaterale con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio.  I due leader hanno discusso degli ultimi sviluppi della situazione sul terreno e delle più immediate necessità dell’Ucraina in vista dell’inverno e a fronte dei continui attacchi russi contro la popolazione civile e contro le infrastrutture critiche.  Il Presidente del Consiglio ha ribadito la centralità del sostegno all’Ucraina nell’agenda della Presidenza italiana del G7 e il continuo impegno a favore della legittima difesa dell’Ucraina e di una pace giusta e duratura.  Particolare attenzione è stata dedicata, infine, al tema della ricostruzione, anche in vista dello svolgimento nel 2025 in Italia della prossima Ukraine Recovery Conference.

Cernobbio: "Abbiamo agito nel Kursk per evitare l'avanzata russa nel nord. L'Italia ci aiuterà anche nella ricostruzione

L'Ucraina ha deciso di agire con un'operazione offensiva nella regione russa di Kursk "per prevenire un'offensiva russa nel nord del Paese". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, intervenendo al Forum Ambrosetti di Cernobbio. "Dovevamo essere rapidi", ha aggiunto. "L'Ucraina vuole essere sicura e la sicurezza è quella che noi vogliamo per poi avere l'indipendenza e l'autonomia per tutto il nostro popolo. E qui a margine incontrerò la premier Meloni e altri rappresentanti di imprese italiane. Sono fiducioso che insieme riusciremo a raggiungere importanti obiettivi per proteggere la vita in Ucraina", ha detto il presidente  Zelenskyy. "L'Italia ci aiuterà anche nella ricostruzione, stiamo preparando una conferenza in Italia per l'anno prossimo incentrata sulla ricostruzione. Sarà interessante ascoltare le idee delle vostre imprese quindi essere insieme, imprese italiane e ucraine per arrivare ad aiutarsi a vice