“La Russia non è nostra nemica”. I manifesti che compaiono in Italia, in diverse città, diventano una notizia per i media internazionali. La Cnn accende i riflettori sui ‘billboard’ che auspicano il riavvicinamento tra Russia e Italia. Roma sostiene l’Ucraina nella guerra innescata dall’invasione ordinata da Vladimir Putin oltre 900 giorni fa. I manifesti sollecitano un’inversione di rotta. Una mano con i colori della bandiera italiana stringe una mano con i colori del vessillo russo. Sotto, il messaggio: ‘Basta soldi per le armi a Ucraina e Israele. Vogliamo la pace e ripudiamo la guerra (articolo 11 della Costituzione)’, si legge.
La Cnn dedica ampio spazio ai messaggi, che l’emittente americana definisce “pagati da associazioni create per protestare contro il lockdown durante il covid”. La notizia rimbalza anche in Ucraina e trova spazio tra le news diffuse dall’agenzia Unian.
I cartelloni, si fa notare, sono comparsi prima in alcune città del Nord, poi anche a Roma. Qui sono stati notati dall’ambasciata ucraina, che ha stigmatizzato la vicenda con un post su X: “Siamo profondamente preoccupati dall’arroganza della propaganda russa nella Città Eterna. Chiediamo al Comune di Roma di di riesaminare la concessione dei permessi per tali manifesti che hanno un chiaro scopo di riabilitare l’immagine dello stato aggressore”. Nella capitale, i manifesti sono stati rimossi: recavano anche il logo della città. In altri centri, però, i cartelloni sono rimasti al proprio posto fino alla scadenza del periodo di esposizione.
I billboard fanno parte di una campagna, come spiega l’associazione Sovranità Popolare. “Nella capitale, girando per le vie del centro e in periferia non è un caso trovarsi davanti un grande cartello con scritto ‘La Russia non è il mio nemico. Basta Soldi per le armi a Ucraina e Israele. Vogliamo la Pace e ripudiamo la guerra (Art 11 Costituzione Italiana)’. La bandiera russa e quella italiana in una forte e salda stretta di mano. La Russia NON e nostra nemica Tanti cittadini hanno aderito e questa campagna sta crescendo e coinvolgerà altre città eludendo l’isterica protesta dell’ambasciata Ucraina a Roma”, si legge sul sito dell’associazione.
La Cnn osserva, con una certa sorpresa, che il tema non ha alimentato troppe discussioni in Italia. “I poster di propaganda russa”, afferma l’emittente, “hanno cominciato ad apparire durante i mesi estivi, quando la maggior parte degli italiani è in vacanza. Molti commenti al post dell’ambasciata ucraina su X sostengono” poi “che l’Italia non dovrebbe essere soggetta a censura e che la libertà di parola dovrebbe essere garantita”.
A costoro mi sento di dire: "Provate a manifestare il vostro dissenso sulla piazza rossa a Mosca", poi al vostro rientro (ovviamente sono ironico) ne riparliamo.