Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

Ode al dittatore Putin

Irene Cecchini è diventata "famosa" in tutto il mondo per lo scambio di battute con Vladimir Putin.  Ma chi è la ragazza che ha dichiarato amore verso la Russia? Le  Le Iene hanno cercato di ricostruire la storia di Irene rintracciando la madre e i compagni di scuola. Personalmente ho trovato a dir poco imbarazzante questa "sceneggiata" in salsa russa che mi ha ricordato i programmi in lingua italiana, sulle onde corte, di Radio Mosca in epoca sovietica. Non un semplice gesto di cattivo gusto, ma l'ennesima campagna di influenza della Russia putinista. Una vera e propria ode al dittatore, ancor più triste perché ha visto come protagonista una nostra connazionale. Magistrale il servizio di  Antonino Monteleone.

Siglato a Kyiv l'Accordo di cooperazione nel campo della sicurezza tra Ucraina e Italia.

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyy si è oggi rivolto ai leader del G7, le più grandi democrazie del mondo, con questo messaggio:  "Vi ringrazio per questi due anni insieme. Quella terribile giornata del 24 febbraio e tutto l’orrore portato dalla Russia non hanno ancora privato l’Ucraina di un futuro normale. Ricordatevi che le ambizioni imperiali e il revanscismo scompaiono solo con la sconfitta di coloro che ne sono contagiati, e questo è sempre ciò che apre lo spazio per la vera sicurezza e lo sviluppo della democrazia. In questo momento sentiamo: la Storia sta guardando. E questo è assolutamente vero. Sapete benissimo di cosa abbiamo bisogno per proteggere i nostri cieli, per rafforzare il nostro esercito sulla terra. E tu sai tutto ciò di cui abbiamo bisogno per sostenere e continuare il nostro successo in mare. E capisci bene che tutto questo ci servirà in tempo. Contiamo su di te. La nostra leadership è sufficiente per ripristinare la sicurezza. Quando le pri

Слава Україні!

Piazza Mykhailivska. Muro della memoria. Insieme ai partner dell'Ucraina, oggi sono state onorate le persone più coraggiose che hanno combattuto per l’Ucraina e la libertà e hanno dato la vita affinché l’Ucraina potesse vivere.  Gloria eterna e gratitudine agli eroi!

La testimonianza: "per i russi eravamo noi gli obiettivi"

Maria ha 31 anni ed è originaria di Mariupol. Nella sua città natale, diventata tristemente il simbolo della guerra in Ucraina, non torna dal 17 marzo 2022, il giorno dopo quel devastante attacco russo al teatro di Mariupol, nel quale persero la vita 600 persone. Sky Tg24 ha raccolto la sua storia in questa breve intervista. “Io, la mia famiglia, i miei vicini siamo scappati dalle nostre case alla ricerca di un posto sicuro. Quando l'invasione è iniziata, tutti i luoghi di cultura come i teatri, la Filarmonica erano considerati dei posti sicuri – racconta a Sky tg24 – Mio zio vive vicino a quel teatro e quindi il 16 marzo, sono andata a casa sua per fargli visita”. Hanno fatto il giro del mondo le immagini satellitari della città, del 14 marzo 2022, che mostravano su entrambi i piazzali antistanti il teatro, la parola in russo “bambini”, scritta in bianco in modo che fosse ben visibile anche dall’alto. Era un modo per segnalare la presenza di numerosi civili che avevano trovato rif

Arrestato Smirnov, ex informatore dell'FBI

Alexander Smirnov è stato nuovamente arrestato a Las Vegas, due giorni dopo che un giudice lo aveva rilasciato, hanno detto i suoi avvocati. Smirnov è stato arrestato giovedì mattina durante un incontro presso lo studio dei suoi avvocati nel centro di Las Vegas.  L'arresto è avvenuto dopo che i pubblici ministeri hanno presentato ricorso contro la decisione del giudice che consentiva al 43enne Smirnov di essere rilasciato, con obbligo di indossare un localizzatore GPS fino al processo. È accusato di false dichiarazioni e di creazione di documenti falsi e fittizi. Gli avvocati David Chesnoff e Richard Schonfeld hanno dichiarato in un comunicato di aver richiesto un'udienza immediata sulla sua detenzione e di spingere nuovamente per il suo rilascio. Per approfondimenti sull'antefatto, suggerisco il mio articolo del 21 febbraio, leggibile dal seguente  link

Una medaglia dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per la resistenza ucraina

Una medaglia per celebrare i due anni della resistenza ucraina, nell'anniversario dell'aggressione russa a Kyiv.  L'iniziativa è stata presentata ieri mattina dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato alla sala polifunzionale di palazzo Chigi, alla presenza di membri del governo, parlamentari, rappresentanti diplomatici e religiosi ucraini e testimonial come il cantautore Edoardo Bennato, il giornalista Massimo Giletti e la ballerina Eleonora Abbagnato. L'ex stella del calcio Andriy Shevchenko ha inviato un videomessaggio: «Ho giocato tante partite, ma la guerra è la partita più difficile della mia vita", ha detto l'attuale presidente della Federazione calcio ucraina. «Un piccolo oggetto, ma dal valore simbolico significativo. Devo ringraziare il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari che fin dall’inizio ci ha affiancato. L’idea era quella di dare un messaggio di solidarietà agli ucraini. Era il momento di contribuire per riaffermare la vicinanza al p

Dichiarazione congiunta dei ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia e Lituania sulle prossime elezioni presidenziali in Russia

Sono passati quasi dieci anni dall'annessione illegale della Crimea e della città di Sevastopol da parte della Russia e due anni dall'invasione e aggressione su vasta scala della Russia contro l'Ucraina. Mentre questa guerra brutale continua, mietendo vittime tra gli ucraini e causando enormi sofferenze e distruzioni umane, la Russia intende organizzare le cosiddette elezioni nelle date coincidenti con il decimo anniversario dell’annessione illegale della Crimea, che è l’ennesima palese provocazione da parte della Russia. La Russia ha annunciato che intende trattenerli anche nei territori dell'Ucraina temporaneamente occupati e illegalmente annessi. Questo passo è difficile da considerare se non come l’ennesimo tentativo di legalizzare l’occupazione temporanea e l’annessione dei territori ucraini. Noi, Ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia e Lituania, facendo riferimento alla dichiarazione dell'Alto Rappresentante dell'Unione Europea Josep Borrell del 12 di

Alexei Navalny è morto in prigione: l’oppositore di Vladimir Putin aveva solo 47 anni

Alexei Navalny è morto nella colonia penale di Kharp, a 2 mila chilometri da Mosca, dove era detenuto: lo ha reso noto il servizio penitenziario federale russo, precisando che è in corso un’indagine sulle cause della morte. Il più noto oppositore del presidente Vladimir Putin aveva appena 47 anni. Secondo l’agenzia russa Tass, Navalny avrebbe avvertito un malore dopo una passeggiata, ma nonostante siano state eseguite “tutte le misure di rianimazione necessarie, queste non hanno dato risultati positivi”. Ovviamente questa ricostruzione ufficiale non convince nessuno, ma tanto a Mosca questo non interessa.

Il parlamento ungherese non vota sull'adesione della Svezia alla NATO

Il parlamento ungherese non ha potuto votare, lunedì 5 febbraio, sull'adesione della Svezia alla NATO a causa della mancanza del quorum.  Alla seduta non hanno partecipato i rappresentanti dell'Unione civile ungherese (FIDES), il partito guidato dal primo ministro Viktor Orban. L'ufficio stampa di Fidesz ha riferito che il partito è pronto a discutere la richiesta della Svezia se il primo ministro Ulf Kristersson incontrasse prima Viktor Orban. “Se questa è una questione importante per gli svedesi, allora ovviamente il Primo Ministro svedese verrà a Budapest” risponde Fides alla richiesta della Reuters.  In precedenza, Kristersson aveva rifiutato l'invito di Orban, offrendosi invece di discutere tutte le questioni bilaterali in un incontro a Bruxelles. Su iniziativa dei partiti dell'opposizione è stata appositamente convocata una riunione straordinaria per discutere la richiesta della Svezia di aderire alla NATO, ma i rappresentanti di Fidesz l'hanno boicottata.

Intervista TG1 al presidente ucraino Zelenskyy

A due anni dall'inizio della guerra, il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy condivide il suo bilancio sul conflitto con la Russia nel corso dell'intervista rilasciata in esclusiva al Direttore del TG1 Gian Marco Chiocci.