Passa ai contenuti principali

La Corea del Nord ha consegnato 1.000 container di attrezzature militari e munizioni alla Russia


La Casa Bianca ha dichiarato venerdì che la Corea del Nord ha consegnato più di 1.000 container di attrezzature militari e munizioni alla Russia per la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina.

Alcune indiscrezioni su un possibile piano nordcoreano per rifornire le scorte di munizioni della Russia prosciugate nella lunga guerra contro l’Ucraina erano trapelate il mese scorso, quando il leader nordcoreano Kim Jong Un si è recato in Russia per incontrare il presidente Vladimir Putin e visitare i principali siti militari.

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha affermato che gli Stati Uniti credono che Kim stia cercando sofisticate tecnologie di armi russe in cambio di munizioni per potenziare il programma militare e nucleare della Corea del Nord.

La Casa Bianca ha diffuso immagini che mostrano che i container sono stati caricati su una nave battente bandiera russa prima di essere spostati via treno nella Russia sudoccidentale. Secondo la Casa Bianca, i container sono stati spediti tra il 7 settembre e il 1° ottobre tra Najin, Corea del Nord, e Dunay, Russia.

Post popolari in questo blog

Sopraffazione e disonore

Il disonore è evidente. Abbandonare il popolo ucraino a chi ha distrutto le sue case, deportato i suoi bambini e cercato di annientarne l'identità significa tradire sé stessi e il mondo. II piegarsi di Trump a Putin e il trattare l'Ucraina come un fastidio riporta alla parola desueta "onore", ormai malvista perché associata a concetti apparentemente superati. Eppure, il disonore lo si vede a occhio nudo. Le parole di Mattarella, che collocano l'invasione russa nella storia europea come la riproduzione a parti invertite dei fasti osceni del Terzo Reich imperialista a caccia del suo spazio vitale, contrastano con il cinismo della Casa Bianca trumpiana, che baratta la pace con un piatto di lenticchie, le terre rare. Il disonore dell'abbandono dell'alleato, della commercializzazione della pace, emerge nella sua forma più schietta e ultimativa. Un popolo non è un concetto astratto: è fatto di vecchi e bambini, di giovani donne e uomini, delle loro case, della l...

Speciale GR 1 - Crisi siriana

Oggi sono stato invitato per un commento allo Speciale sulla Crisi siriana, condotto da Massimo Giraldi e Marco Barbonaglia. Potete ascoltare il mio intervento dopo quello della corrispondente RAI da Mosca. Vi auguro un buon ascolto.

Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato arrestato in Francia

Il creatore ed Amministratore delegato di Telegram, il miliardario Pavel Durov, è stato arrestato all'aeroporto di Parigi e messo in custodia. Da quanto si è appreso, sarebbe stato arrestato subito dopo il suo arrivo in Francia dall'Azerbaigian dove è giunto con un aereo privato.  Secondo fonti francesi, Durov è stato messo in custodia come misura restrittiva nell'ambito di in un procedimento penale. Ufficialmente le autorità non hanno ancora annunciato l'arresto di Durov. Tuttavia, sembra che le accuse mosse dalle autorità francesi nei confronti di Durov siano connesse con il fatto che Telegram, di fatto agevoli il traffico illegale di droga, i crimini di pedopornografia e altre frodi. Questo perché Telegram rifiuta di collaborare con le autorità. Fonti vicine agli investigatori sostengono che nei confronti di Durov fosse stato emesso un mandato di cattura che, appena l'uomo d'affari è giunto in Francia, ha fatto scattare l'arresto. Resta da capire come mai...