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"Mosca cresce militarmente più del previsto": il Capo Stato Maggiore in Parlamento


"Entro 5 anni minaccerà la Nato", così Portolano, generale della Difesa in audizione al Parlamento: "la Russia sta ricostituendo le capacità militari perdute". I 6 obiettivi strategici incardinati in un documento di strategia militare nazionale

"Mosca sta ricostituendo le capacità militari perdute e sta crescendo militarmente ad un ritmo più rapido di quanto previsto". Lo ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, in audizione alle commissioni affari esteri e difesa sulle linee programmatiche del suo incarico. "Al momento - ha aggiunto - non esistono segnali che facciano pensare a una riconversione dell'industria militare russa ai fini civili neppure in caso di cessate il fuoco".

Secondo le statistiche di alcuni Paesi partner, entro cinque anni la Russia potrebbe acquisire una capacità militare tale da minacciare direttamente il territorio dell'Alleanza".

"Aumentare deterrenza rispetto attuali scenari"

La deterrenza va aumentata rispetto agli "attuali scenari internazionali" che "ci pongono dinanzi a un insieme di minacce complesse che mettono alla prova la credibilità e la capacità di deterrenza della NATO e dell'Unione Europea - così il generale durante l'audizione - sono perciò necessarie risposte condivise e lungimiranti che potranno concretizzarsi solo mediante una cooperazione internazionale sempre più stretta".

Secondo il militare, si tratta di "perseguire uno sforzo importante che proceda anche oltre i confini delle tradizionali alleanze di riferimento, coinvolgendo Paesi con i quali condividiamo esigenze di sicurezza e stabilità internazionale".

Così il capo di Stato maggiore della Difesa in audizione.

"Impegno lungo e gravoso"

"Le forze armate - ha aggiunto Portolano - sono chiamate ad un impegno che si prevede lungo e gravoso. Abbiamo avviato un processo di adattamento dello strumento militare che persegue sei obiettivi strategici incardinati in un documento di strategia militare nazionale, la cui versione finale è stata posta il 14 luglio all'attenzione del ministro Crosetto. Ho prefigurato uno strumento militare che sia all'avanguardia, motivato, funzionalmente organizzato e compiutamente interforze, integrato, razionale ed efficiente, particolarmente orientato in prospettiva multidominio e tecnologicamente bilanciato".

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