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L'intelligence olandese afferma che la campagna di hacking cinese è "più estesa" di quanto si pensasse in precedenza

 


A febbraio, il servizio di intelligence e sicurezza militare olandese (MIVD) ha pubblicato un rapporto sul malware che prendeva di mira i sistemi FortiGate. Tuttavia, le indagini da allora hanno rivelato che la campagna di spionaggio informatico cinese sembra essere “più estesa” di quanto si pensasse in precedenza.

In un avviso del National Cyber ​​​​Security Center (NCSC) dei Paesi Bassi, si afferma che gli hacker hanno sfruttato la vulnerabilità nei dispositivi FortiGate “almeno due mesi prima che Fortinet lo annunciasse”. Di conseguenza, sono stati infettati 14.000 dispositivi, tra cui “decine di governi (occidentali), organizzazioni internazionali e un gran numero di aziende del settore della difesa”.

All'inizio di maggio Sky News, citando una fonte, ha riferito che gli hacker cinesi avevano violato il Ministero della Difesa britannico. L'attacco informatico è stato effettuato al sistema di buste paga del personale militare attuale e di alcuni veterani. Durante questo attacco sono stati rivelati principalmente i loro nomi e le coordinate bancarie.

Inoltre, gli hacker hanno disabilitato il sistema di un appaltatore che non era collegato ai principali sistemi informatici del Ministero della Difesa britannico.

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