Passa ai contenuti principali

Il sostegno occidentale all'Ucraina è direttamente commisurato alla quantità di sangue versato dagli ucraini.

Purtroppo, questa è una drammatica verità.

L'Ucraina non ha ricevuto carri armati, cannoni e MLRS all'inizio della guerra. No, doveva avvenire prima il massacro di Bucha. I leader occidentali hanno visto i corpi dei civili giustiziati per le strade, ascoltato le testimonianze di bambini stuprati e di civili torturati. II sacrificio fu accettato e le armi furono date.

Solo dopo che la Russia ha iniziato a lanciare razzi sulle città ucraine e i leader occidentali hanno visto foto e video di bambini piccoli nelle bare insieme a edifici residenziali distrutti, l'Ucraina ha ricevuto alcuni sistemi di difesa aerea.

Solo dopo che l'Ucraina ha perso migliaia di uomini coraggiosi e il fronte è stato sull'orlo del collasso perché l'esercito era a corto di munizioni, il Congresso degli Stati Uniti ha finalmente approvato il pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina.

Solo dopo che la Russia ha iniziato un bombardamento di massa di Kharkiv, la seconda città più grande dell'Ucraina, i leader occidentali hanno permesso all'Ucraina di utilizzare armi occidentali per colpire obiettivi militari sul territorio russo.

Quanti ucraini dovranno morire perché l'Occidente dia all'Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno per vincere questa guerra? Quante vite umane dovranno essere sacrificate per passare al livello successivo?

L'Ucraina sta combattendo un male puro. Se questo impero del male non viene fermato ora, continuerà la sua espansione. E poi ci sarà la Terza Guerra Mondiale. Se permettiamo alla Russia di mantenere anche solo una piccola parte dell'Ucraina, questo darà ad altri dittatori il via libera per attaccare altri Paesi.

L'unico modo per porre fine a questa follia è dare all'Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno ora. E smettetela di giocare a questo rinpiattino con le vite ucraine.

Post popolari in questo blog

HOSTAGE IN GAZA

Un caro amico israeliano ha voluto condividere con me questo video, realizzato in Sudafrica, per chiedere la liberazione degli ostaggi israeliani catturati dai terroristi di Hamas un mese fa. Personalmente, mi ha emozionato. La lunga linea rossa - vista dall'alto - è in effetti l'insieme dei volti e nomi di coloro che sono stati sequestrati. Aviv (2 anni), Eden (28 anni), Kfir (1 anno), Jimmy (33 anni), Gadi (80 anni), Diza (84 anni), Nili (41 anni) sono solo alcune delle 241 persone inermi che sono state rapite da Hamas. La loro unica colpa è quella di essere ebrei.  Donne, bambini ed uomini che vengono usati ora come arma di ricatto dai terroristi e che sono alla mercé di questi sanguinari tagliagole.  Chiediamo il ritorno sicuro di tutti i cittadini che sono stati presi in ostaggio dal gruppo terroristico Hamas. Non ci riposeremo fino al rilascio e ritorno a casa in sicurezza di ognuno di loro. #BringThemHome (La visualizzazione su smartphone è ottimale a tutto schermo, clic

Morto Alfredo Mantici, Vicepresidente Albo Nazionale Analisti Intelligence. Guidò gli analisti del Sisde

Malore fatale in auto su via Aurelia.  Un medico di passaggio lo ha trovato privo di sensi a bordo della sua Volkswagen. Ha cercato di rianimarlo, lo stesso hanno fatto i suoi colleghi di due ambulanze partite dai presidi di Marina di San Nicola e di Ladispoli, ma tutto è stato inutile.  Ma chi era Alfredo Mantici? Dopo essersi laureato in Medicina Mantici ha frequentato l’Accademia navale di Livorno come allievo ufficiale di Marina dove è rimasto fino al 1978 quando è entrato al Sisde.  Nei Servizi ha ricoperto vari ruoli: ha lavorato presso la Divisione Analisi e Documentazione, come direttore della Sezione Analisi e Studi e poi come vice direttore e direttore della Divisione stessa.  È stato anche vice direttore della Divisione Relazioni Estere. In seguito  ha diretto le Divisioni Contro-Minaccia Diversificata e Contro-Minaccia Economica e Industriale dal 1997 al 2000, fino alla nomina di responsabile della Scuola di addestramento del Servizio. Nel 2002 è stato nominato capo del Dip

Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato arrestato in Francia

Il creatore ed Amministratore delegato di Telegram, il miliardario Pavel Durov, è stato arrestato all'aeroporto di Parigi e messo in custodia. Da quanto si è appreso, sarebbe stato arrestato subito dopo il suo arrivo in Francia dall'Azerbaigian dove è giunto con un aereo privato.  Secondo fonti francesi, Durov è stato messo in custodia come misura restrittiva nell'ambito di in un procedimento penale. Ufficialmente le autorità non hanno ancora annunciato l'arresto di Durov. Tuttavia, sembra che le accuse mosse dalle autorità francesi nei confronti di Durov siano connesse con il fatto che Telegram, di fatto agevoli il traffico illegale di droga, i crimini di pedopornografia e altre frodi. Questo perché Telegram rifiuta di collaborare con le autorità. Fonti vicine agli investigatori sostengono che nei confronti di Durov fosse stato emesso un mandato di cattura che, appena l'uomo d'affari è giunto in Francia, ha fatto scattare l'arresto. Resta da capire come mai