L'uomo fermato dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano è Dimitry Chirakadze. Per i pubblici ministeri fa "parte di un livello sovraordinato, da un punto di vista organizzativo" rispetto al commando che ha favorito l'evasione.
La vicenda della fuga del russo Artem Uss da Milano, nel marzo 2023, non è affatto conclusa.
Un cittadino russo - Dimitry Chirakadze, 54 anni e residente in Svizzera - è stato arrestato nell'inchiesta dei carabinieri del nucleo investigativo e del pm di Milano Giovanni Tarzia. E' sospettato di aver pianificato la fuga di Uss, che doveva essere estradato negli Usa.
L'operazione fa parte della seconda tranche dell'indagine che aveva portato nei mesi scorsi ad un'altra ordinanza di custodia cautelare a carico di 6 persone.
L'arrestato - scrivono i pubblici ministeri - fa "parte di un livello sovraordinato, da un punto di vista organizzativo" rispetto al commando (tre già arrestati) che ha favorito "l'evasione". Avrebbe "monitorato l'esito della decisione della Corte d'Appello di Milano sulla eventuale estradizione" negli Stati Uniti che fu, poi, "sfavorevole" e "tale da indurlo", dunque, "a porre in essere il piano che nel frattempo aveva organizzato contattando preliminarmente i componenti della banda che hanno poi realizzato la fuga".
Il 54enne, "referente e organizzatore" del piano di fuga e che viveva nel cantone di Ginevra, come spiega la Procura, avrebbe "presenziato, nella fase organizzativa, ai principali incontri con i componenti della banda che ha garantito la fuga". E avrebbe "mantenuto costanti contatti con i familiari di Artem Uss", 41 anni, "al fine di sovraintendere le fasi della organizzazione e realizzazione della esfiltrazione". Avrebbe incontrato "in più circostanze i componenti della banda ad esfiltrazione avvenuta, in territorio straniero". Uss fu portato con quattro macchine da Basiglio, nel Milanese, oltre confine fino in Serbia e da là volò con un aereo fino in Russia.
Dall'inchiesta è anche emerso "il diretto coinvolgimento della moglie" dell'arrestato "nella titolarità di quote della società che gestisce una importante struttura turistica di lusso, in Sardegna, riconducibile alla stessa donna e alla famiglia" di Uss. E anche "di uno studio legale russo noto come uno dei principali specialisti nell'ottenere le decisioni necessarie presso la Corte Suprema e l'arbitrato di Mosca".