In Russia, un noto sacerdote è stato espulso dalla chiesa ortodossa per essersi rifiutato di leggere una preghiera che chiedeva a Dio di guidare la Russia nella vittoria sull'Ucraina.
Lo ha deciso il tribunale diocesano in una riunione ieri, sabato. Il tribunale ha spiegato che padre Alexei Uminsky, ex rettore della chiesa della Trinita' di Mosca a Khokhly ha "violato il giuramento sacerdotale, rifiutandosi di adempiere alla benedizione patriarcale di leggere la preghiera per la Santa Russia durante la Divina Liturgia", preghiera che Vladimir Putin ha reso obbligatoria durante le funzioni religiose.
La sessione del tribunale si e' tenuta senza la partecipazione di Alexei Uminsky, che peraltro non si era presentato neppure ai due incontri precedenti; e ora la decisione deve essere approvata dal patriarca Kirill, strenuo difensore delle scelte del Cremlino.
In un'intervista dello scorso novembre, Uminsky aveva affermato che il linguaggio della guerra e dell'operazione militare speciale non e' "in alcun modo compatibile" con la liturgia ecclesiastica; e aveva incoraggiato i credenti a cercare sacerdoti che "pregano piu' per la pace che per la vittoria e capiscono che ogni vittoria è sempre una vittoria di Pirro in queste guerre".