Passa ai contenuti principali

"INVISIBILI": il caso dei prigionieri civili ucraini in Russia e nei territori temporaneamente occupati


Data: 12 dicembre 2023 - 15:30 -17:30
Roma, via IV Novembre, 149

Programma

Saluti: Alessandra Marino, capo ufficio stampa e portavoce, rappresentanza in Italia della Commissione Europea

Interventi:
  • Olha Volynska, giornalista, scrittrice, autrice del documentario "Invisible", direttrice dello sviluppo di "SICH"
  • Antonio Stango, presidente della FIDU-Federazione Italiana Diritti Umani Vitalia Serebrianska, avvocata, associazione per i diritti umani "SICH" di Dnipro
  • Eleonora Mongelli, vicepresidente della FIDU-Federazione Italiana Diritti Umani Oles Horodetskyy, presidente Associazione Cristiana Ucraini in Italia

Proiezione del documentario "Invisible"

Interventi da parte del pubblico, domande e risposte

Oggi circa 7.000 civili ucraini sono detenuti illegalmente in carceri russe o nei territori temporaneamente occupati, solitamente in condizioni insostenibili, senza accesso ad assistenza medica, con scarsità di acqua potabile e prodotti igienici, sottoposti ad abusi sessuali e psicologici o torturati durante gli interrogatori, privi della protezione di avvocati indipendenti. Le organizzazioni internazionali non sono autorizzate a monitorare tali luoghi di detenzione: quindi i prigionieri civili continuano a rimanere invisibili al mondo. Il documentario "INVISIBLE" (realizzato da HR Production e dall'associazione per i diritti umani "SICH" con il supporto della Deutsche Welle Akademie e dell'UE) è composto da tre storie su un attivista civico di Kherson, un volontario di Mariupol e un adolescente ucraino di 14 anni della regione di Kherson che furono catturati dai russi. Sono sopravvissuti alla fame, alle percosse, ai lavori forzati e alla tortura elettrica; dopo essere stati rilasciati, hanno deciso di fare tutto il possibile per assicurare i colpevoli alla giustizia. La consapevolezza pubblica unita al sostegno internazionale è estremamente importante per aiutare i prigionieri civili a diventare visibili.

NOTA: Per registrarsi, occorre inviare il proprio nominativo a segreteria@fidu.it entro le ore 10:00 di lunedi 11 dicembre.

Post popolari in questo blog

HOSTAGE IN GAZA

Un caro amico israeliano ha voluto condividere con me questo video, realizzato in Sudafrica, per chiedere la liberazione degli ostaggi israeliani catturati dai terroristi di Hamas un mese fa. Personalmente, mi ha emozionato. La lunga linea rossa - vista dall'alto - è in effetti l'insieme dei volti e nomi di coloro che sono stati sequestrati. Aviv (2 anni), Eden (28 anni), Kfir (1 anno), Jimmy (33 anni), Gadi (80 anni), Diza (84 anni), Nili (41 anni) sono solo alcune delle 241 persone inermi che sono state rapite da Hamas. La loro unica colpa è quella di essere ebrei.  Donne, bambini ed uomini che vengono usati ora come arma di ricatto dai terroristi e che sono alla mercé di questi sanguinari tagliagole.  Chiediamo il ritorno sicuro di tutti i cittadini che sono stati presi in ostaggio dal gruppo terroristico Hamas. Non ci riposeremo fino al rilascio e ritorno a casa in sicurezza di ognuno di loro. #BringThemHome (La visualizzazione su smartphone è ottimale a tutto schermo, clic

Morto Alfredo Mantici, Vicepresidente Albo Nazionale Analisti Intelligence. Guidò gli analisti del Sisde

Malore fatale in auto su via Aurelia.  Un medico di passaggio lo ha trovato privo di sensi a bordo della sua Volkswagen. Ha cercato di rianimarlo, lo stesso hanno fatto i suoi colleghi di due ambulanze partite dai presidi di Marina di San Nicola e di Ladispoli, ma tutto è stato inutile.  Ma chi era Alfredo Mantici? Dopo essersi laureato in Medicina Mantici ha frequentato l’Accademia navale di Livorno come allievo ufficiale di Marina dove è rimasto fino al 1978 quando è entrato al Sisde.  Nei Servizi ha ricoperto vari ruoli: ha lavorato presso la Divisione Analisi e Documentazione, come direttore della Sezione Analisi e Studi e poi come vice direttore e direttore della Divisione stessa.  È stato anche vice direttore della Divisione Relazioni Estere. In seguito  ha diretto le Divisioni Contro-Minaccia Diversificata e Contro-Minaccia Economica e Industriale dal 1997 al 2000, fino alla nomina di responsabile della Scuola di addestramento del Servizio. Nel 2002 è stato nominato capo del Dip

Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato arrestato in Francia

Il creatore ed Amministratore delegato di Telegram, il miliardario Pavel Durov, è stato arrestato all'aeroporto di Parigi e messo in custodia. Da quanto si è appreso, sarebbe stato arrestato subito dopo il suo arrivo in Francia dall'Azerbaigian dove è giunto con un aereo privato.  Secondo fonti francesi, Durov è stato messo in custodia come misura restrittiva nell'ambito di in un procedimento penale. Ufficialmente le autorità non hanno ancora annunciato l'arresto di Durov. Tuttavia, sembra che le accuse mosse dalle autorità francesi nei confronti di Durov siano connesse con il fatto che Telegram, di fatto agevoli il traffico illegale di droga, i crimini di pedopornografia e altre frodi. Questo perché Telegram rifiuta di collaborare con le autorità. Fonti vicine agli investigatori sostengono che nei confronti di Durov fosse stato emesso un mandato di cattura che, appena l'uomo d'affari è giunto in Francia, ha fatto scattare l'arresto. Resta da capire come mai