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La Repubblica Ceca congelerà tutte le proprietà della Federazione Russa, ad eccezione degli edifici della missione diplomatica


Mercoledì, il governo ceco ha deciso di congelare tutte le proprietà dello Stato russo nel Paese. Le uniche eccezioni saranno l'edificio dell'ambasciata russa a Praga e altre quattro strutture utilizzate dalla missione diplomatica russa. Lo ha affermato il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca Jan Lipavsky.

Si legge nel sito del Ministero degli Affari Esteri che le sanzioni riguardano specificatamente la “Impresa per la gestione di beni all'estero” dell'ufficio del Presidente della Federazione Russa.

Secondo Lipavsky, questa impresa è una persona giuridica, con le cui entrate viene finanziato “il regime russo, che sta uccidendo civili in Ucraina”.

I conti bancari associati a proprietà russe verranno bloccati e verranno imposte restrizioni sulle transazioni immobiliari in modo che non possano essere vendute. Non è specificato di quali beni si stia parlando, secondo Lipavsky si trovano a Praga e Karlovy Vary. Le persone che hanno stipulato contratti di locazione con la parte russa potranno continuare ad utilizzare i locali, ma l'affitto verrà versato su conti speciali.

Diversi anni fa, la Repubblica Ceca ha adottato la “legge Magnitsky”, in base alla quale può imporre sanzioni in modo indipendente contro persone non incluse negli elenchi delle sanzioni a livello dell’UE. 

Con la decisione adottata ieri dal Governo ceco sale a sette il numero dei soggetti inclusi in questa lista. Tra i soggetti sanzionati da Praga figirando anche il patriarca Kirill ed il Direttore generale della Tactical Missiles Corporation JSC - Boris Obnosov.

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