Passa ai contenuti principali

L'appello di Mattarella: "Sostenere l'Ucraina o sarà guerra mondiale"

La durezza e la chiarezza con le quali ieri il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha delineato i motivi per i quali il conflitto provocato dalla Russia va contrastato sono un richiamo trasversale. La platea europea del vertice sulla guerra a Arraiolos, in Portogallo, ha aggiunto peso alle sue parole.

Possiamo definirlo un appello del presidente a non farsi illusioni, ovvero un richiamo alla dura realtà: arrendersi oggi davanti agli ostacoli significherebbe correre domani rischi peggiori. Mattarella è arrivato a evocare, nel suo intervento a porte chiuse, la tragedia che si consumò nel 1938-39, quando l'espansionismo nazista creò le premesse della Seconda guerra mondiale. L'errore fu di non fermare Hitler quando sarebbe stato possibile, e la Storia purtroppo rischia di concedere il bis: "Se l'Ucraina cadesse assisteremmo a una deriva di aggressioni ad altri Paesi ai confini con la Russia; ciò condurrebbe a un conflitto generale e devastante, dai confini imprevedibili", ha rammentato agli immemori. Nessuno potrebbe sentirsi al sicuro, nemmeno quanti oggi si domandano se vale la pena aiutare Zelenskyy e la sua gente.

Chi veramente desidera la pace e vuole arrivarci quanto prima, non può che stare dalla parte di Kyiv sostenendola fino in fondo. "Serve assistenza militare", specifica Mattarella lasciando ovviamente al governo il compito di stabilire il come e il quanto. Oltre alle armi, in prospettiva, occorrono garanzie per la futura ricostruzione dell'Ucraina. Un impegno dunque di lunga durata.

Post popolari in questo blog

HOSTAGE IN GAZA

Un caro amico israeliano ha voluto condividere con me questo video, realizzato in Sudafrica, per chiedere la liberazione degli ostaggi israeliani catturati dai terroristi di Hamas un mese fa. Personalmente, mi ha emozionato. La lunga linea rossa - vista dall'alto - è in effetti l'insieme dei volti e nomi di coloro che sono stati sequestrati. Aviv (2 anni), Eden (28 anni), Kfir (1 anno), Jimmy (33 anni), Gadi (80 anni), Diza (84 anni), Nili (41 anni) sono solo alcune delle 241 persone inermi che sono state rapite da Hamas. La loro unica colpa è quella di essere ebrei.  Donne, bambini ed uomini che vengono usati ora come arma di ricatto dai terroristi e che sono alla mercé di questi sanguinari tagliagole.  Chiediamo il ritorno sicuro di tutti i cittadini che sono stati presi in ostaggio dal gruppo terroristico Hamas. Non ci riposeremo fino al rilascio e ritorno a casa in sicurezza di ognuno di loro. #BringThemHome (La visualizzazione su smartphone è ottimale a tutto schermo, clic

Morto Alfredo Mantici, Vicepresidente Albo Nazionale Analisti Intelligence. Guidò gli analisti del Sisde

Malore fatale in auto su via Aurelia.  Un medico di passaggio lo ha trovato privo di sensi a bordo della sua Volkswagen. Ha cercato di rianimarlo, lo stesso hanno fatto i suoi colleghi di due ambulanze partite dai presidi di Marina di San Nicola e di Ladispoli, ma tutto è stato inutile.  Ma chi era Alfredo Mantici? Dopo essersi laureato in Medicina Mantici ha frequentato l’Accademia navale di Livorno come allievo ufficiale di Marina dove è rimasto fino al 1978 quando è entrato al Sisde.  Nei Servizi ha ricoperto vari ruoli: ha lavorato presso la Divisione Analisi e Documentazione, come direttore della Sezione Analisi e Studi e poi come vice direttore e direttore della Divisione stessa.  È stato anche vice direttore della Divisione Relazioni Estere. In seguito  ha diretto le Divisioni Contro-Minaccia Diversificata e Contro-Minaccia Economica e Industriale dal 1997 al 2000, fino alla nomina di responsabile della Scuola di addestramento del Servizio. Nel 2002 è stato nominato capo del Dip

Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato arrestato in Francia

Il creatore ed Amministratore delegato di Telegram, il miliardario Pavel Durov, è stato arrestato all'aeroporto di Parigi e messo in custodia. Da quanto si è appreso, sarebbe stato arrestato subito dopo il suo arrivo in Francia dall'Azerbaigian dove è giunto con un aereo privato.  Secondo fonti francesi, Durov è stato messo in custodia come misura restrittiva nell'ambito di in un procedimento penale. Ufficialmente le autorità non hanno ancora annunciato l'arresto di Durov. Tuttavia, sembra che le accuse mosse dalle autorità francesi nei confronti di Durov siano connesse con il fatto che Telegram, di fatto agevoli il traffico illegale di droga, i crimini di pedopornografia e altre frodi. Questo perché Telegram rifiuta di collaborare con le autorità. Fonti vicine agli investigatori sostengono che nei confronti di Durov fosse stato emesso un mandato di cattura che, appena l'uomo d'affari è giunto in Francia, ha fatto scattare l'arresto. Resta da capire come mai