Passa ai contenuti principali

Relazione annuale al Parlamento 2022


La Relazione annuale al Parlamento, sulle attività svolte dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) in materia di cybersicurezza, fornisce una panoramica sulle attività, i dati e le progettualità per il periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.

La relazione è prevista dal decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82 che ha istituito l’ACN.

Mille incidenti informatici trattati, 129 progetti di cybersecurity finanziati, 67 misure per l’affidabilità delle infrastrutture digitali realizzate, 5 missioni internazionali, 19 incontri bilaterali, 27 riunioni del Nucleo di cybersicurezza, sono solo alcuni dei numeri che si possono leggere nella relazione annuale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ACN. La relazione, prevista dalla legge istitutiva e appena comunicata alle Camere, fornisce una panoramica sulle attività, i dati e le progettualità dell’ACN per il periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.

Un anno complesso che ha visto la maturazione dell’Agenzia, nata per decreto nella seconda metà del 2021, e che la necessità di mettere il Paese in sicurezza ha portato ad operare mentre si strutturava al suo interno, fino a dare alla luce la Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026 e il relativo Piano di implementazione. Un importante documento di indirizzo fatto di 82 misure, volto a sostenere il potenziamento cyber del sistema Paese per far fronte alle sfide del mondo digitale rispetto ai tre obiettivi fondamentali di protezione, risposta e sviluppo digitale del Paese.

Un anno intenso, quello descritto dalla relazione che ha visto l’Agenzia operare a tutela degli interessi nazionali nel campo della cybersicurezza, in un dialogo costante con le Amministrazioni che compongono l’architettura nazionale, incoraggiando la creazione di una rete di collaborazione interistituzionale e promuovendo un confronto continuo con il settore privato, la nuova imprenditorialità, il mondo dell’Accademia e della ricerca. Tutto questo lavorando al fianco di omologhe organizzazioni europee, partner internazionali e Paesi like-minded, per promuovere lo scambio informativo e la cooperazione, sia a livello strategico, sia in ambito tecnico, per far fronte alla complessità del panorama della minaccia cibernetica.

Proprio di quest’ultima in particolare si occupa il CSIRT Italia, il Computer Emergency Response Team che nel 2022 ha trattato 1.094 eventi cyber. Di questi 126 hanno avuto un impatto confermato dalla vittima. Sul fronte delle comunicazioni ricevute invece sono state registrate 81 segnalazioni derivanti da obblighi di legge.

Nel 2022 ACN ha anche gestito 4 avvisi pubblici che hanno determinato l’avvio delle iniziative mirate al potenziamento di 129 progettualità rivolte a 51 pubbliche amministrazioni, di cui 16 centrali e 35 locali.

Ha inoltre realizzato 67 misure per determinare i livelli minimi di sicurezza, capacità elaborativa, risparmio energetico e affidabilità delle infrastrutture digitali e garantire le caratteristiche di qualità, di sicurezza, di performance e scalabilità, interoperabilità, portabilità dei servizi cloud.

Ha lanciato il Cyber Innovation Network, una rete di collaborazioni per lo sviluppo di programmi congiunti nel settore della cybersicurezza. Ma, soprattutto, ha definito un programma di azioni sinergiche tra ricerca, start-up e alta imprenditoria al fine di sostenere l’innovazione, il rafforzamento tecnologico e industriale del sistema Paese con la stesura di un’Agenda di ricerca e innovazione (R&I) e altre iniziative di collaborazione nazionali ed europee in ambito ricerca sulla cybersecurity.

La proiezione internazionale dell’Agenzia ha implicato incontri e collaborazione internazionali. Nel 2022 l’Agenzia ha svolto 5 missioni internazionali di vertice (Bruxelles, due volte negli Stati Uniti, Israele, Canada), 19 incontri bilaterali con rappresentanti di autorità di cybersecurity estere o rappresentanti governativi e 4 meeting con rappresentanti di organizzazioni intergovernative.

Al suo attivo anche 27 riunioni del Nucleo per la cybersicurezza (NCS) che è la sede primaria di coordinamento interministeriale, a livello tecnico-operativo, in materia di cybersicurezza e resilienza nazionale nello spazio cibernetico.

“È stato un anno intenso e ricco di sfide. Continueremo il lavoro avviato nel solco tracciato dalla Strategia Nazionale di Cybersicurezza – ha dichiarato il prefetto Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia – per mettere in pista attività e progetti innovativi allo scopo di rendere il paese più forte e sicuro dal punto di vista cibernetico. Nuove unità di personale si aggiungeranno presto all’organico dei 180 attualmente in Agenzia, e arrivare a 300 persone entro la fine dell’anno. A breve pubblicheremo la road map del piano di Ricerca e Innovazione realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e ci apprestiamo a licenziare nuovi bandi finalizzati all’impiego delle risorse del Pnrr avendo già raggiunto tutte le tappe previste dal cronoprogramma”.

Scarica la Relazione 

Post popolari in questo blog

Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato arrestato in Francia

Il creatore ed Amministratore delegato di Telegram, il miliardario Pavel Durov, è stato arrestato all'aeroporto di Parigi e messo in custodia. Da quanto si è appreso, sarebbe stato arrestato subito dopo il suo arrivo in Francia dall'Azerbaigian dove è giunto con un aereo privato.  Secondo fonti francesi, Durov è stato messo in custodia come misura restrittiva nell'ambito di in un procedimento penale. Ufficialmente le autorità non hanno ancora annunciato l'arresto di Durov. Tuttavia, sembra che le accuse mosse dalle autorità francesi nei confronti di Durov siano connesse con il fatto che Telegram, di fatto agevoli il traffico illegale di droga, i crimini di pedopornografia e altre frodi. Questo perché Telegram rifiuta di collaborare con le autorità. Fonti vicine agli investigatori sostengono che nei confronti di Durov fosse stato emesso un mandato di cattura che, appena l'uomo d'affari è giunto in Francia, ha fatto scattare l'arresto. Resta da capire come mai

La nostra intelligenza emozionale

"Umani (così amiamo definirci, aggiungo io), esseri unici dotati di un'intelligenza innata, capace di ragionare come nessun altra specie, tuttavia non consideriamo il nostro vero valore, ciò che ci ha portato fin qui. E così diventiamo schiavi della tecnologia, della rivoluzione del digitale, confondiamo digitalizzazione con innovazione, rivoluzione con evoluzione. Parliamo di intelligenza artificiale quando l'unica intelligenza veramente intelligente, la più umana, è la nostra intelligenza emozionale. Abbiamo paura, sbagliamo soffriamo, siamo imperfetti ma sogniamo anche, amiamo, creiamo e ci evolviamo. Ci evolviamo come individui, come società e come specie. La resilienza è il nostro super potere e i valori umani il nostro tesoro e questo ci rende esseri straordinari. Niente è più umano dell'evoluzione". Ho trovato bellissimo questo spot ed ho voluto condividerlo con voi.

Iryna è stata uccisa dai russi

"Voglio dei figli. Voglio una casa. Voglio piantare pomodori... Ma porre fine alla guerra è la cosa più importante", diceva Iryna.  Iryna "Cheka" Tsybukh, medico soccorritore del battaglione dei volontari "ospedalieri", è stata uccisa dai russi ieri nei pressi di Kharkiv. Ora, avrà 25 anni per sempre. Questa guerra prende coloro che volevano ed erano in grado di rendere l'Ucraina e il mondo un posto migliore. Ecco cosa intendo, quando dico che Putin sta rubando il futuro non solo all'Ucraina ma anche a tutti noi. Iryna, grazie per il tuo servizio. Non lo dimenticheremo mai. Sempre presente!