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Consiglio Supremo di Difesa


Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha illustrato gli esiti del vertice NATO di Vilnius. Il Consiglio ha, successivamente, esaminato la situazione della guerra in Ucraina e ha ribadito la ferma condanna dell’aggressione operata dalla Federazione Russa e il sostegno all’Ucraina nella sua difesa contro l’invasore. Il rispetto della libertà, della sovranità democratica, dell’integrità territoriale e dell’indipendenza degli Stati sono valori fondanti dell’Unione europea e condizioni essenziali per l’ordine internazionale e la convivenza pacifica dei popoli.

Il Consiglio è stato parimenti concorde sull’importanza di richiedere la massima attenzione verso le iniziative tendenti a individuare sentieri di dialogo tra le parti che permettano di giungere a una pace giusta e duratura, in conformità al diritto internazionale.

Il Consiglio ha quindi passato in rassegna la situazione delle altre aree di crisi, soprattutto di quelle in cui l’Italia è presente con le sue Forze armate nell’ambito di missioni fuori confine. Sono stati affrontati i rapidi mutamenti dello scenario internazionale e la conseguente evoluzione dei rapporti politici e strategici tra i Paesi e le Organizzazioni internazionali.

Il Consiglio ha posto speciale attenzione al Mediterraneo allargato, in considerazione della sua rilevanza strategica, e soprattutto alle situazioni d’incertezza che in grado differente interessano diverse regioni.

La rotta del Mediterraneo centrale, caratterizzata da flussi migratori che originano prevalentemente dalle coste libiche e tunisine, si conferma - con un picco nei primi mesi del 2023 - la principale direttrice di trasferimento via mare di migranti irregolari in Italia.

In questo quadro, sono state sottolineate le ragioni che inducono l’Italia ad assumere una forte iniziativa per richiamare l’attenzione piena dell’Unione europea e della NATO sull’Africa. Senza il consolidamento politico, sociale ed economico di quel continente non è infatti possibile garantire la sicurezza dei Paesi membri dell’Unione europea, che a loro volta sono parte fondamentale dell’Alleanza atlantica.

Il Consiglio ha poi esaminato lo stato di efficienza dello strumento militare, approfondendo – anche in termini di politica industriale nazionale nel settore della difesa – le misure necessarie per assicurare adeguata prontezza e capacità di garantire il compito primario e istituzionale della difesa della Repubblica, con livelli di efficienza e capacità d’impiego adeguati e sostenibili nel tempo.

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