Passa ai contenuti principali

Un nuovo orrendo crimine è stato commesso in Ucraina


L'elenco dei crimini di guerra della Russia ha una nuova voce. È l'inondazione provocata dal Cremlino il 6 giugno, quando l’esercito russo ha distrutto la principale diga ucraina a Nova Kakhovka. Costruita nel 1956, era parte della centrale idroelettrica e forniva acqua a gran parte dell'Ucraina sudorientale e della Crimea. Ora non è più così.

La diga idroelettrica di Kakhovka si trova sul fiume Dnipro a monte della città di Kherson e a valle della centrale nucleare di Zaporizhzhya.

Il fiume Dnipro segna l'attuale linea del fronte nella regione con i russi che controllano la riva sinistra e gli ucraini, la riva destra. La stessa città di Kherson è stata liberata dall'Ucraina lo scorso autunno.

Questo ecocidio porta la firma di Mosca

L'Ucraina si trova ad affrontare, a causa di questa scellerata azione commessa dai russi, un enorme disastro umanitario. L'inondazione ha già provocato evacuazioni, colpendo più di 80 città e diverse comunità a valle, compreso il capoluogo di regione, Kherson.

Il ministero della Difesa ucraino ha avvertito del pericolo rappresentato dalle mine e da altri oggetti esplosivi spostati dalle acque.

Data la vicinanza alla centrale di Zaporizhzhya c'erano timori che l'esplosione potesse scatenare un incidente nucleare, ma l'operatore energetico ucraino Energoatom ha chiarito che la situazione nella centrale nucleare è, almeno per il momento, sotto controllo.

Quanto accaduto rappresenta in ogni caso una seria minaccia anche per la centrale nucleare di Zaporizhzhya. I suoi sei reattori sono ora spenti, ma hanno ancora bisogno di acqua per mantenere freddi i loro nuclei. L'impianto ha un lago di raffreddamento. Cosa potrebbe accadere se il livello d'acqua dovesse diventare estremamente basso?

L'Ucraina ha già avvertito di un potenziale "ecocidio" dopo che 150 tonnellate di olio motore sono state versate nel fiume, dai macchinari della diga, a seguito dell'esplosione.

Occorre considerare anche che 400.000 ettari di terreno coltivabile sono proprio a Kherson e Zaporizhzhya. È da questa area che provengono la maggior parte delle esportazioni agricole dell'Ucraina. I campi allagati e contaminati, possono essere persi per i decenni a venire.

Al momento non ci sono informazioni sulle persone uccise o ferite a causa delle inondazioni, ma martedì sera la Casa Bianca ha affermato che ci saranno "probabilmente molti morti".

Il ministero dell'Interno ucraino ha dichiarato che 17.000 persone sono state evacuate nelle prime 24 ore dopo il disastro, ma è chiaro a tutti che si tratti di un bilancio provvisorio.

Bastano questi numeri da soli per poter bollare come disinformazione le parole del Ministro della difesa russo Shoigu che ha parlato di "atto di terrorismo ucraino".

Perché tutti gli indizi portano al Cremlino

Le Convenzioni di Ginevra proibiscono gli attacchi alle dighe a meno che "non siano utilizzate per scopi diversi dalla sua normale funzione e nel supporto regolare, significativo e diretto di operazioni militari e se tale attacco è l'unico modo fattibile per porre fine a tale supporto", una condizione che non era dunque applicabile alla diga di Nova Kakhovka.

Andriy Yusov, un portavoce dell'intelligence militare delle forze armate ucraine (AFU) ha ricordato come "L'anno scorso, l'intelligence militare ucraina ha riferito che la centrale idroelettrica di Kakhovka era stata minata dalle truppe russe, pubblicando prove fotografiche e video". Le truppe di Mosca, non solo hanno piazzato i propri ordigni esplosivi all'interno della diga, ma hanno volutamente mantenuto alto il livello dell'acqua del bacino artificiale.

Secondo il ministero della Difesa russo, gli ucraini avrebbero subito forti perdite nel sud di Donetsk: si tratterebbe di oltre 1500 uomini, 28 carri armati – tra cui otto Leopard tedeschi – e 109 veicoli corazzati da combattimento.

L'atto mira, almeno nei piani della Russia, a bloccare la controffensiva estiva dell'Ucraina nella parte sud del Paese.

Le parole del Presidente ucraino

Martedì il presidente Zelensky, in un appassionato appello al mondo, ha chiesto di reagire a questo "atto di terrorismo russo", aggiungendo: "La Russia è in guerra con la vita, con la natura, con la civiltà".

Il presidente ucraino ha affermato che "il mondo deve reagire" all'attacco alla diga di Kakhovka.

Mentre Mosca apre le porte a nuovi crimini, il mondo non può permettere che tali atti restino impuniti.

Post popolari in questo blog

Sopraffazione e disonore

Il disonore è evidente. Abbandonare il popolo ucraino a chi ha distrutto le sue case, deportato i suoi bambini e cercato di annientarne l'identità significa tradire sé stessi e il mondo. II piegarsi di Trump a Putin e il trattare l'Ucraina come un fastidio riporta alla parola desueta "onore", ormai malvista perché associata a concetti apparentemente superati. Eppure, il disonore lo si vede a occhio nudo. Le parole di Mattarella, che collocano l'invasione russa nella storia europea come la riproduzione a parti invertite dei fasti osceni del Terzo Reich imperialista a caccia del suo spazio vitale, contrastano con il cinismo della Casa Bianca trumpiana, che baratta la pace con un piatto di lenticchie, le terre rare. Il disonore dell'abbandono dell'alleato, della commercializzazione della pace, emerge nella sua forma più schietta e ultimativa. Un popolo non è un concetto astratto: è fatto di vecchi e bambini, di giovani donne e uomini, delle loro case, della l...

Speciale GR 1 - Crisi siriana

Oggi sono stato invitato per un commento allo Speciale sulla Crisi siriana, condotto da Massimo Giraldi e Marco Barbonaglia. Potete ascoltare il mio intervento dopo quello della corrispondente RAI da Mosca. Vi auguro un buon ascolto.

Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato arrestato in Francia

Il creatore ed Amministratore delegato di Telegram, il miliardario Pavel Durov, è stato arrestato all'aeroporto di Parigi e messo in custodia. Da quanto si è appreso, sarebbe stato arrestato subito dopo il suo arrivo in Francia dall'Azerbaigian dove è giunto con un aereo privato.  Secondo fonti francesi, Durov è stato messo in custodia come misura restrittiva nell'ambito di in un procedimento penale. Ufficialmente le autorità non hanno ancora annunciato l'arresto di Durov. Tuttavia, sembra che le accuse mosse dalle autorità francesi nei confronti di Durov siano connesse con il fatto che Telegram, di fatto agevoli il traffico illegale di droga, i crimini di pedopornografia e altre frodi. Questo perché Telegram rifiuta di collaborare con le autorità. Fonti vicine agli investigatori sostengono che nei confronti di Durov fosse stato emesso un mandato di cattura che, appena l'uomo d'affari è giunto in Francia, ha fatto scattare l'arresto. Resta da capire come mai...