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Vienna girerà le spalle a Kyiv?

Un nuovo governo, in Austria, è in formazione. La coalizione, come noto, sarà guidata da Herbert Kickl, il leader dell'FPÖ, il Freiheitliche Partei Österreichs. Il partito, considerato di estrema destra, si è già accordato con i cristiano-democratici dell'ÖVP in termini di budget. Vienna intende puntare su una politica di austerità, al fine di non aumentare le tasse. Se le negoziazioni proseguiranno a questi ritmi, il governo si farà nelle prossime settimane.

Di ostacoli, in ogni caso, non ne mancano. Il problema principale non è la politica finanziaria ma, piuttosto, quella estera. I rapporti, stretti, fra l'FPÖ e Mosca, in particolare, preoccupano e non poco l'Unione Europea. 

In campagna elettorale, Kickl aveva promesso di interrompere ogni sostegno all'Ucraina. Non solo, il leader dell'FPÖ aveva definito "assurde" le sanzioni nei confronti della Russia. Sostenendone l'annullamento. Infine, aveva definito «guerrafondaia» l'Unione Europea. 

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