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Kherson, l'esperimento senza precedenti: la Russia usa i civili come bersagli per testare i droni killer

Gli obiettivi non sono soldati o carri armati, ma chi in quelle case ci abita. 

Quando il rumore della pioggia, unico repellente agli attacchi, sparisce, arriva il ronzio dei droni. Volano sopra le case, si intrufolano dentro gli edifici, inseguono gli abitanti per strada, che siano in auto, in bicicletta o a piedi. 

A Kherson, nel sud dell'Ucraina, da qualche mese i civili sono diventati il bersaglio di un esperimento senza precedenti nella guerra: una campagna russa organizzata per sgomberare una città, inseguendo gli abitanti con droni d'attacco. 

Gli obiettivi non sono soldati o carri armati, ma chi in quelle case ci abita. "Ci stanno dando la caccia", ha raccontato al Financial Times Oleksandr Prokudin, capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson. 

L'operazione va avanti da metà luglio: la città e i villaggi limitrofi lungo la riva occidentale del fiume Dnipro hanno subito più di 9.500 attacchi con piccoli droni in questo arco di tempo, con 37 vittime e centinaia di feriti.

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