Ciò che mi colpisce di più è quanto poco il mondo e i decisiori politici sappiano della crisi sanitaria in Ucraina e dei suoi bisogni umanitari.
Può sembrare paradossale, ma per fermare la guerra gli ucraini hanno innanzitutto bisogno di più armi, Tuttavia, mentre i partner dell'Ucraina discutono quali armi fornire e come limitarne l'utilizzo, centinaia di migliaia di ucraini feriti lottano per la propria vita.
Innanzitutto, è importante comprendere che non c'è un solo sistema sanitario al mondo che sia preparato ad affrontare una guerra sul proprio territorio. In Ucraina, la maggior parte degli operatori sanitari erano donne con bambini e hanno dovuto fuggire dal Paese all'inizio della guerra, causando la mancanza di risorse umane nell'assistenza sanitaria. Se a questo aggiungete che, dall'inizio della guerra, sono state danneggiate o distrutte dai russi 1.861 unità mediche, capirete come la situazione sia drammatica.
Anche in prima linea, i russi prendono di mira innanzitutto i medici. Lo fanno per impedire loro di salvare le vite dei soldati feriti. In questo modo ottengono che le vie di evacuazione siano più lunghe e questo provoca un numero maggiore di amputazioni. Il trauma da esplosione da mina non è un'appendice: la tagli e non vedi mai più il paziente. Si tratta spesso di un infortunio complicato, gravato da commozioni cerebrali multiple e richiede un recupero a lungo termine. I pazienti rimangono nel sistema sanitario per anni.
Tutto questo non si fermerà con la fine della guerra, poiché il 40% del territorio ucraino è minato e le persone continueranno a perdere gli arti tornando nei territori liberati.
Gli interventi di ricostruzione del viso vengono eseguiti in più fasi e durano anni prima di poter vedere risultati soddisfacenti.
L'uomo nella foto è Oleg Subach, uno dei tanti pazienti del Superhumans Center.
Oleg aveva un trauma facciale complicato e la pelle bruciata. È stato l'unico sopravvissuto quando un drone russo ha colpito il furgone su cui stava viaggiando. Dopo numerosi interventi chirurgici è finito al Superhumans Center, dove hanno realizzato la sua protesi oculare.
Per molti in prima linea, la consapevolezza che, se verranno feriti, riceveranno servizi medici in tempo è motivo di speranza.
Per quanto gli ucraini abbiano bisogno di armi, hanno bisogno anche di investimenti nel loro sistema sanitario per riportare i feriti alla vita attiva.
L'Ucraina ha dimostrato che può vincere questa guerra, ma non può vincerla senza il sostegno esterno.
Ecco perché io sostengo il Superhumans Center.