II New York Times ha dato ampio spazio a un propagandista russo con tanto di foto sexy da salotto.
Il quotidiano newyorkese elogia Jackson Hinkle che viene presentato come una "celebrità online" perché ha molti follower su #Twitter. Tuttavia, non viene preso in considerazione che quello è il risultato dell'attività dei bot russi.
L'uomo elogia apertamente Putin e l'Ayatollah dell'Iran.
Nega il genocidio commesso dalla Russia in Ucraina ed è stato sorpreso a "copiare/incollare" la disinformazione del Cremlino generando indignazione.
Hinkle, tuttalpiù, è il simbolo di tutto ciò che non va nella #internet moderna.
È diventato famoso diffondendo disinformazione su Gaza. Si fa pagare i viaggi a Mosca.
Assolutamente vergognoso che il New York Times si sia inconsapevolmente prestato a questa operazione di propaganda. Se avessero scritto un pezzo su quanti "influencer" moderni guadagnano spacciando notizie false e promuovendo una falsa indignazione, sarebbe stato diverso
Mentre la gente muore per proteggere il proprio Paese, questo tizio viene pagato per promuovere la propaganda del dittatore russo.
Che vergogna!!!