Passa ai contenuti principali

Mosca ora minaccia anche Ilario Piagnarelli

Solo pochi giorni fa Mosca, attraverso il ministero degli Affari Interni, aveva annunciato che intendeva avviare un procedimento penale contro i giornalisti italiani Stefania Battistini e Simone Traini, colpevoli di aver realizzato un reportage dalla città di Sudzha, nella regione di Kursk.

Ora Mosca, ricordando che un procedimento penale per attraversamento illegale del confine è già stato aperto nei confronti dei due inviati della Rai, minaccia azioni analoghe nei confronti dell'altro eccellente corrispondete RAI, Ilario Piagnarelli che, dall'inizio dell'invasione su larga scala della Russia contro l'Ucraina, ha documentato le atrocità di cui si sono macchiati i soldati ed i paramilitari di Mosca. 

"L'attività di rappresentanti di media occidentali in questo territorio è una prova del loro coinvolgimento diretto nell'attuazione di un'aggressione ibrida su larga scala contro la Russia", ha spiegato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Che non solo accusa l'inviato della Rai Ilario Piagnerelli di aver intervistato un militare ucraino, ma arriva ad affermare che i media italiani "ricordano sempre di più il Völkischer Beobachter (Osservatore popolare, il giornale organo ufficiale del Partito nazista, ndr)".

Ora, che Mosca parli di "aggressione ibrida" ha davvero del ridicolo. Forse Zakharova pensa che i corrispondenti RAI e gli altri giornalisti occidentali abbiano studiato sui manuali del Generale Gerasimov, attuale Comandante in capo delle forze russe ed ideatore della cosidetta "guerra ibrida". Del resto è comprensibile che Mosca ed i suoi funzionari non riescano proprio a digerire una stampa libera che informa, anziché essere organo di propaganda del regime dispotico del Cremlino.

Giova ricordare, ancora una volta, l’articolo 79 della Convenzione di Ginevra nel quale si dice che “i giornalisti nelle zone di guerra devono essere trattati come civili e protetti come tali, a condizione che non prendano parte alle ostilità".

L'informazione non si fa con le autorizzazioni preventive. Il racconto delle guerre è sempre difficile e sottoposto alle più varie forme di condizionamento. Minacciare di processo penale chi fa informazione è una di queste.

Post popolari in questo blog

Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato arrestato in Francia

Il creatore ed Amministratore delegato di Telegram, il miliardario Pavel Durov, è stato arrestato all'aeroporto di Parigi e messo in custodia. Da quanto si è appreso, sarebbe stato arrestato subito dopo il suo arrivo in Francia dall'Azerbaigian dove è giunto con un aereo privato.  Secondo fonti francesi, Durov è stato messo in custodia come misura restrittiva nell'ambito di in un procedimento penale. Ufficialmente le autorità non hanno ancora annunciato l'arresto di Durov. Tuttavia, sembra che le accuse mosse dalle autorità francesi nei confronti di Durov siano connesse con il fatto che Telegram, di fatto agevoli il traffico illegale di droga, i crimini di pedopornografia e altre frodi. Questo perché Telegram rifiuta di collaborare con le autorità. Fonti vicine agli investigatori sostengono che nei confronti di Durov fosse stato emesso un mandato di cattura che, appena l'uomo d'affari è giunto in Francia, ha fatto scattare l'arresto. Resta da capire come mai

La nostra intelligenza emozionale

"Umani (così amiamo definirci, aggiungo io), esseri unici dotati di un'intelligenza innata, capace di ragionare come nessun altra specie, tuttavia non consideriamo il nostro vero valore, ciò che ci ha portato fin qui. E così diventiamo schiavi della tecnologia, della rivoluzione del digitale, confondiamo digitalizzazione con innovazione, rivoluzione con evoluzione. Parliamo di intelligenza artificiale quando l'unica intelligenza veramente intelligente, la più umana, è la nostra intelligenza emozionale. Abbiamo paura, sbagliamo soffriamo, siamo imperfetti ma sogniamo anche, amiamo, creiamo e ci evolviamo. Ci evolviamo come individui, come società e come specie. La resilienza è il nostro super potere e i valori umani il nostro tesoro e questo ci rende esseri straordinari. Niente è più umano dell'evoluzione". Ho trovato bellissimo questo spot ed ho voluto condividerlo con voi.

Iryna è stata uccisa dai russi

"Voglio dei figli. Voglio una casa. Voglio piantare pomodori... Ma porre fine alla guerra è la cosa più importante", diceva Iryna.  Iryna "Cheka" Tsybukh, medico soccorritore del battaglione dei volontari "ospedalieri", è stata uccisa dai russi ieri nei pressi di Kharkiv. Ora, avrà 25 anni per sempre. Questa guerra prende coloro che volevano ed erano in grado di rendere l'Ucraina e il mondo un posto migliore. Ecco cosa intendo, quando dico che Putin sta rubando il futuro non solo all'Ucraina ma anche a tutti noi. Iryna, grazie per il tuo servizio. Non lo dimenticheremo mai. Sempre presente!