Il premier Giorgia Meloni ritiene che sia necessaria un'ulteriore assistenza armata all'Ucraina per garantire la parità sul campo di battaglia con la Russia, altrimenti la guerra minaccia di estendersi più vicino al nostro Paese. Lo ha detto nel corso della conferenza stampa finale di giovedì 4 gennaio.
Il capo del governo italiano ha respinto l'affermazione secondo cui "non dovremmo inviare armi all'Ucraina, perché ciò porterebbe ad un'escalation del conflitto", aggiungendo: "Penso che sia esattamente il contrario. L'unica possibilità per l'Ucraina di sedersi a qualsiasi tavolo dei negoziati, di raggiungere una soluzione diplomatica, è preservare l'equilibrio, l'equilibrio tra le forze sul terreno", ha spiegato.
"E se facessimo quello che suggeriscono coloro che dicono che non dovremmo sostenere l'Ucraina, non avremmo la pace. Avremmo un'invasione, e quindi una guerra più vicina a casa", ha aggiunto Giorgia Meloni.
Finora sono stati annunciati pubblicamente almeno sette pacchetti di aiuti militari italiani. In ottobre, il Ministro della Difesa, Guido Crozetto, aveva parlato della preparazione dell'ottavo pacchetto.
Al termine della Conferenza stampa il presidente Zelenskyy ha avuto un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio dei ministri italiano, Giorgia Maloni.
Al termine dello stesso, ha poi così commentato: "Congratulazioni per l'inizio della presidenza italiana del Gruppo dei Sette. Apprezziamo l’introduzione delle questioni relative alla capacità di difesa e alla ricostruzione dell’Ucraina tra le priorità per il 2024. Questo è un segnale forte che dimostra il costante sostegno dell'Ucraina nella lotta contro l'aggressore. Ho informato (Giorgia Meloni - ndr) dei massicci attacchi missilistici russi, del terrore costante da parte degli "shahed", dei bombardamenti di città e comunità in prima linea e di confine.
Naturalmente, abbiamo discusso della situazione in prima linea. Ringrazio l'Italia e personalmente Giorgia Meloni per la disponibilità a continuare a contribuire a rafforzare la nostra difesa aerea. Ciò è estremamente importante per salvare vite umane e garantire la possibilità di un’esistenza normale alle città e ai villaggi del nostro Paese. Sono state discusse anche le ulteriori fasi della nostra cooperazione in materia di difesa. In particolare è stata toccata la questione della coproduzione nel settore della difesa. Insieme, Ucraina e Italia possono rafforzare la difesa non solo dei nostri popoli, ma anche dell’intera Europa. Questo sarà un contributo significativo alla sicurezza globale."
Il presidente ucraino ha, inoltre, aggiunto che: "Particolare attenzione è stata riservata alla preparazione dell'incontro dei consiglieri sulla Formula della Pace, che si svolgerà tra poche settimane a Davos. Sono grato all’Italia per il suo costante sostegno ai nostri sforzi volti a ripristinare piena forza del diritto internazionale: la nostra Formula di Pace è stata proposta proprio a questo scopo. Ai nostri team è stato chiesto di intensificare il lavoro bilaterale sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. In particolare desidero sottolineare il sostegno dell'Italia al nostro Paese a livello del Gruppo dei Sette e nelle istituzioni europee. Abbiamo deciso di continuare a lavorare insieme per garantire che le decisioni del Gruppo dei Sette siano pienamente attuate per ristabilire una pace giusta e punire l'aggressore. Sono anche grato all’Italia per aver sostenuto l’Ucraina nel proprio cammino verso la piena integrazione europea".
La premier italiana e il presidente ucraino hanno anche discusso della questione del sostegno finanziario e politico all'Ucraina da parte dell'Unione EuEuropea. A questo proposito, Zelenskyy ha detto: "L’Italia è con noi in questo, e questo dà fiducia non solo all’Ucraina, ma anche a tutti coloro che vogliono che la nostra Europa resista agli attacchi russi".