Passa ai contenuti principali

Erdogan: l'Ucraina merita di aderire alla NATO


A Istanbul si sono svolti i colloqui tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

In una conferenza stampa dopo l'incontro, Erdogan ha affermato che "l'Ucraina merita senza dubbio di essere un membro della NATO". Al prossimo vertice in Lituania, i leader dell'alleanza dovrebbero confermare che "un giorno l'Ucraina entrerà a far parte della NATO", scrive l'Associated Press.

Erdogan ha anche affermato che sono in corso lavori per estendere l'accordo sul grano dopo la sua scadenza il 17 luglio. Secondo lui, questo tema sarà uno dei punti chiave del suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin, che si terrà in Turchia ad agosto. "Speriamo che l'accordo venga esteso non ogni due mesi, ma almeno ogni tre", ha aggiunto Erdogan.

In precedenza, il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha affermato che "de facto" non c'era alcuna possibilità di estendere l'accordo sul grano, "perché ciò che ci era stato promesso non è stato fatto".

Entrambi i leader hanno anche parlato di progetti comuni, compresi quelli di difesa.

Dall'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022, la Turchia ha mantenuto i contatti con l'Ucraina e la Russia e spesso funge da intermediario.

Post popolari in questo blog

Sopraffazione e disonore

Il disonore è evidente. Abbandonare il popolo ucraino a chi ha distrutto le sue case, deportato i suoi bambini e cercato di annientarne l'identità significa tradire sé stessi e il mondo. II piegarsi di Trump a Putin e il trattare l'Ucraina come un fastidio riporta alla parola desueta "onore", ormai malvista perché associata a concetti apparentemente superati. Eppure, il disonore lo si vede a occhio nudo. Le parole di Mattarella, che collocano l'invasione russa nella storia europea come la riproduzione a parti invertite dei fasti osceni del Terzo Reich imperialista a caccia del suo spazio vitale, contrastano con il cinismo della Casa Bianca trumpiana, che baratta la pace con un piatto di lenticchie, le terre rare. Il disonore dell'abbandono dell'alleato, della commercializzazione della pace, emerge nella sua forma più schietta e ultimativa. Un popolo non è un concetto astratto: è fatto di vecchi e bambini, di giovani donne e uomini, delle loro case, della l...

Speciale GR 1 - Crisi siriana

Oggi sono stato invitato per un commento allo Speciale sulla Crisi siriana, condotto da Massimo Giraldi e Marco Barbonaglia. Potete ascoltare il mio intervento dopo quello della corrispondente RAI da Mosca. Vi auguro un buon ascolto.

Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato arrestato in Francia

Il creatore ed Amministratore delegato di Telegram, il miliardario Pavel Durov, è stato arrestato all'aeroporto di Parigi e messo in custodia. Da quanto si è appreso, sarebbe stato arrestato subito dopo il suo arrivo in Francia dall'Azerbaigian dove è giunto con un aereo privato.  Secondo fonti francesi, Durov è stato messo in custodia come misura restrittiva nell'ambito di in un procedimento penale. Ufficialmente le autorità non hanno ancora annunciato l'arresto di Durov. Tuttavia, sembra che le accuse mosse dalle autorità francesi nei confronti di Durov siano connesse con il fatto che Telegram, di fatto agevoli il traffico illegale di droga, i crimini di pedopornografia e altre frodi. Questo perché Telegram rifiuta di collaborare con le autorità. Fonti vicine agli investigatori sostengono che nei confronti di Durov fosse stato emesso un mandato di cattura che, appena l'uomo d'affari è giunto in Francia, ha fatto scattare l'arresto. Resta da capire come mai...