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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Palazzi sventrati a Irpin: il video del drone è impressionante

Ecco cosa resta della città dopo il ritiro delle forze russe. Prima della guerra contava 62 mila abitanti. Le immagini riprese il 29 aprile da un drone e diffuse dall'agenzia Reuters mostrano le proporzioni della distruzione che le forze russe si sono lasciate alle spalle dopo il ritiro a fine marzo dalla regione di Kiev.  La città di Irpin, subito a Nord della capitale, che prima dell'invasione contava 62 mila abitanti, è stata uno dei principali teatri dei combattimenti tra le truppe ucraine e quelle russe. La polizia ucraina riferisce di 269 cadaveri trovati nell'abitato.

Il servizio del Tg2 su Bastanka

I russi volevano la cittadina di Bastanka a tutti i costi, considerata la porta di accesso a Odessa a sud, e ad una centrale nucleare a ovest. Per questo l'hanno pesantemente attaccata fin dal primo giorno di guerra.  Sul palazzo di Olena sono cadute sei bombe, lei ha capito dal rumore che stavano colpendo la sua casa e si è buttata a terra salvandosi. “Qua non ci sono strutture militari. È un paese di agricoltori” dicono i residenti ma gli attacchi continuano.  Tre giorni fa un missile ha devastato l’ospedale pediatrico.

Ucraina, una famiglia distrutta dalle bombe

Ognuno vive il dolore a modo suo. E non c’è maniera più diversa di quella che hanno Euhenia e Maksym, marito e moglie, che hanno perso il figlio di 10 anni nei bombardamenti di Chernihiv il 16 marzo. Lei, ferita gravemente, tace e non alza mai lo sguardo, i suoi occhi non incontrano mai i nostri, non una singola volta. Lui invece non riesce a smettere di parlare: “Quando c’è stata l’esplosione ho pensato di morire, era buio, ero intontito, ho acceso la torcia e ho visto mio figlio nel sangue, mia moglie che urlava, sono corso nei rifugi a chiedere aiuto ma nessuno è venuto, avevano paura, c’erano ancora i bombardamenti”.

Porta a Porta

Nella puntata di Porta a Porta andata in onda ieri sera un servizio sui fatti di Bucha. Epicentro dell'orrore. Non dobbiamo distogliere lo sguardo.