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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Un leggendario calciatore ucraino si è unito alla difesa dell'Ucraina

Vladyslav Vashchuk, ex giocatore della nazionale di calcio ucraina e difensore eccezionale della Dinamo Kyiv - la squadra di calcio più forte nella storia dell'Ucraina - si è unito ai ranghi della Guardia Nazionale dell'Ucraina. Vladyslav è entrato a far parte di una delle brigate di volontari, nate per liberare i territori occupati dalla Russia. "È stata una mia decisione personale. La mia famiglia e i miei amici - ha detto il famoso calciatore - sono ancora scioccati. So che alcune persone non mi capiranno mai, ma credo nella nostra vittoria". Nel 2003, Vashchuk aveva giocato per lo Spartak Mosca.  Vladyslav ha aggiunto: "Ho visto la 'Pace Russa' con i miei occhi, e farò di tutto per assicurarmi che nessun altro nel mio Paese veda o viva questo". Storie come questa spiegano bene quanto profondo sia il desiderio di libertà e democrazia nella popolazione ucraina. C'è da sperare che Vladyslav Vashchuk possa vincere la sua battaglia per la libertà

Ecco Bakhmut "liberata" dai russi

Questo video è dedicato ai "sostenitori della resa Ucraina" ciechi che continuano a chiedere al Presidente Zelenskyy di cedere territori alla Russia come parte dell'accordo di pace. È Bakhmut a Donetsk dove la Russia è venuta a "liberare" la popolazione russofona dell'Ucraina! Abbiamo chiuso un occhio nel 2014, questo è ciò che la pace russa ha portato in Ucraina. Se continuiamo a esitare nel condannare Putin, Bakhmut non sarà purtroppo l'ultima città. La Federazione Russa e la sua leadership al Cremlino devono essere ritenute responsabili di ogni singolo crimine di guerra commesso in Ucraina.

Anniversario strage di Capaci

Una forte esplosione, poi il silenzio, subito dopo il dolore.  Sono trascorsi 31 anni dalla strage di Capaci dove persero la vita il Giudice Giovanni Falcone, la moglie e 3 agenti della sua scorta.  L'Italia non dimentica il giorno in cui l'asfalto giunse fino al cielo e una nube tossica avvolse la città: la criminalità organizzata aveva ucciso un uomo di Stato. Gli anni trascorsi non cancellano il ricordo di chi scelse di schierarsi dalla parte della Giustizia e della Legalità.  lo ricordo i nostri eroi

Moldova: Grande manifestazione filoeuropeista a Chisinau

  L'evento di oggi a Chisinau si è rivelato un grande successo. La Presidente moldava Maia Sandu aveva invitato a manifestare pubblicamente tutti coloro che capiscono la necessità di liberare la Repubblica di Moldova da qualsiasi tentativo di influenza da parte della Russia.  L'adesione è stata enorme, ben al di sopra delle previsioni degli stessi organizzatori. Tanti i manifestanti che sono intervenuti con slogan e striscioni in favore della svolta europeista. Questa manifestazione è stata organizzata in risposta alle provocazioni degli scorsi mesi da parte dei filorussi e dei tentativi scoperti di destabilizzare il Paese da parte delle forze politiche vicine a Mosca. Il successo di questa manifestazione, a cui ha preso parte la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, segna un punto importante a favore dell'ingresso della Moldova in Europa.

Ucraina: Negli occhi di sua figlia vive Vitaly, caduto a novembre 2022.

Vitaly Kirkach-Antonenko era tornato in prima linea nel novembre 2022, poco dopo aver saputo che sua moglie Natalya era in dolce attesa.  Nella foto a sinistra, Vitaly e Natalya mostrano felici l'ecografia del nascituro.  Vitaly Kirkach-Antonenko è stato ucciso dagli invasori russi pochi giorni dopo la foto scattata assieme alla sua famiglia. Sua moglie Natalya, questo mese ha dato alla luce una bellissima  bambina, che ha voluto chiamare Vitalina, in onore di suo padre. Natalya, dal letto della maternità dove abbraccia la sua piccola, ha detto: “Per favore, tutti quelli che conoscevano mio marito, congratulatevi con lui per essere diventato padre. Chi è a Slavyansk [ndr. la città dove è sepolto Vitaly], fategli visita e regalategli dei fiori. Non potrà mai abbracciare la sua piccola figlia, ma Vitaly la stava aspettando così tanto. Abbiamo sognato insieme questo giorno. Abbiamo immaginato la nostra gioia e il nostro orgoglio per quando avremmo potuto prendere in braccio il nostro

Papa Francesco: il cardinale Matteo Zuppi in Ucraina per una missione di pace in accordo con la Segreteria di Stato

  “Posso confermare che papa Francesco ha affidato al cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, l’incarico di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina, nella speranza, mai dimessa dal Santo Padre, che questo possa avviare percorsi di pace. I tempi di tale missione, e le sue modalità, sono attualmente allo studio”. Lo ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Una poesia che è bella come una preghiera

Questa struggente poesia ucraina, scritta da  Liubov Burak, mi ha ispirato per la realizzazione di questo video. Lo condivido volentieri con voi.

450° giorno di guerra

L'Ucraina vive il suo 450° giorno di questa orribile guerra di aggressione voluta da Putin.  Ho voluto creare questa clip per rendere onore all'eroismo del popolo ucraino che resiste ad oltranza, per difendere i valori della liberta e della democrazia.

Zelenskyy a Roma: incontri con Mattarella, Papa Francesco e Meloni

Il presidente dell'Ucraina sarà protagonista di una visita lampo per una serie di incontri nella capitale d'Italia.  Sarà ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una giornata che sarà caratterizzata anche dal faccia a faccia con Papa Francesco e dal colloquio con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.  Zelenskyy, al termine del programma, partirebbe poi per la Germania, prima a Berlino per vedere il cancelliere Olaf Scholz e il presidente Frank-Walter Steinmeier, poi ad Aquisgrana per ricevere il premio Carlo Magno.

Attacco aereo su Kyiv, danni a edifici e cinque feriti

Attacco aereo notturno contro Kyiv. Numerosi droni sono stati lanciati verso la capitale ucraina, la contraerea è entrata in azione e i residenti si sono radunati nei rifugi. Il sindaco di Kyiv, Vitalii Klitschko ha detto: "Tre persone sono rimaste ferite sul luogo di un'esplosione nel distretto di Solomyansky e due a Svyatoshynskyi. L'assistenza medica è fornita sul posto" .  Secondo il governatore militare di Kyiv, Serhiy Popko, "a seguito di detriti caduti nel cortile di un edificio residenziale, un'auto è stata colpita e ha preso fuoco". Inoltre altri detriti sono finiti su un palazzo e sulla pista dell'aeroporto di Zhulyany.  Sono stati danneggiati anche una conduttura del gas e un deposito di carburante. Le squadre di soccorso sono entrate in azione. Missili sono stati lanciati su Odessa, provocando esplosioni e incendi.  

Esattamente 23 anni fa, in Russia iniziava "l'era del putinismo".

  Il 7 maggio 2000 Putin è stato inaugurato per il suo primo mandato. Il tempo delle libertà democratiche è stato sostituito da una dittatura autoritaria con una rigida verticale di potere e forze di sicurezza. In questi 23 anni, la Russia è passata da leader mondiale a outsider peggiore della Corea del Nord. Non c'era opposizione, nessun settore civile e qualsiasi manifestazione di disaccordo era equiparata al tradimento. È cresciuta un'intera generazione che non conosce la Russia senza Putin. Coloro che sono cresciuti nell'ideologia di Putin. Dopotutto, il putinismo non è solo Putin, è un sistema. Un intero sistema infetto, per il quale si sta già selezionando un antivirus all'Aia. #russia_terrorista

Vaticano: Missione segreta per pace in Ucraina

Il Vaticano è coinvolto in una missione segreta di mantenimento della pace per cercare di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Lo ha detto domenica papa Francesco durante il volo di ritorno dopo una visita di tre giorni in Ungheria. «C'è una missione che si sta svolgendo in questo momento, ma non è ancora pubblica. Quando lo sarà, la svelerò», ha detto il Papa. "Penso che la pace si raggiunga sempre aprendo i canali. Non si può mai raggiungere la pace chiudendo... Non è facile", ha aggiunto. Il Papa ha aggiunto di aver parlato della situazione in Ucraina con il premier ungherese Viktor Orbán e con il metropolita Hilarion, rappresentante della Chiesa ortodossa russa a Budapest. Ne parlo nel mio articolo per La Discussione